Il volume raccoglie le riflessioni ed i documenti di un significativo ciclo di ricerca e impegno “sul campo” dell’autore nel contesto del Nord-Ovest Milano (Comuni di Rho e Pero). Nella prima sezione, da titolo I. Note per il contraddittorio, si avanzano alcune considerazioni teoriche sul ruolo delle infrastrutture nella costruzione dell’insediamento. In particolare, l’idea di città policentrica lombarda si rivela – nella sua accezione anti-modellistica – ad una visione strategica, vale a dire, in questo caso, di scala adeguata, per affrontare le problematiche di sviluppo/crisi della regione urbana. In questo senso, l’essere potenzialmente città-mondiale – secondo la nota definizione di P. Hall – da 8 milioni di abitanti, potrebbe divenire chiave di un rinnovato ruolo di leadership economica e culturale del capoluogo lombardo. Certo è che il tema, lungi dall’essere una mera questione trasportistica, diviene chiave di lettura delle contraddizioni della cosiddetta “città diffusa” (o “infinita”) e possibile interpretazione delle sua forma futura. Nella seconda parte. Dal titolo II. Documenti, si testimoniano le fasi e gli atti della contrastata vicenda della localizzazione del Polo fieristico (nuovo) di Rho-pero alle porte di Milano, noto per l’accattivante progetto di M. Fuksas. I documenti, scaturiti dall’attività dell’autore in qualità di tecnico consulente delle Amministrazioni comunali, testimoniano di alcune pesanti contraddizioni sia in ordine alle procedure di negoziazione e di governance, sia ai contenuti stessi dei progetti infrastrutturali che, ancora una volta, hanno traumaticamente inciso sul tessuto e sulla rete locale (intercomunale).

Infrastrutture e forme dell’insediamento. Esperienze e progetti per l’area rhodense

ACUTO, FEDERICO
2006-01-01

Abstract

Il volume raccoglie le riflessioni ed i documenti di un significativo ciclo di ricerca e impegno “sul campo” dell’autore nel contesto del Nord-Ovest Milano (Comuni di Rho e Pero). Nella prima sezione, da titolo I. Note per il contraddittorio, si avanzano alcune considerazioni teoriche sul ruolo delle infrastrutture nella costruzione dell’insediamento. In particolare, l’idea di città policentrica lombarda si rivela – nella sua accezione anti-modellistica – ad una visione strategica, vale a dire, in questo caso, di scala adeguata, per affrontare le problematiche di sviluppo/crisi della regione urbana. In questo senso, l’essere potenzialmente città-mondiale – secondo la nota definizione di P. Hall – da 8 milioni di abitanti, potrebbe divenire chiave di un rinnovato ruolo di leadership economica e culturale del capoluogo lombardo. Certo è che il tema, lungi dall’essere una mera questione trasportistica, diviene chiave di lettura delle contraddizioni della cosiddetta “città diffusa” (o “infinita”) e possibile interpretazione delle sua forma futura. Nella seconda parte. Dal titolo II. Documenti, si testimoniano le fasi e gli atti della contrastata vicenda della localizzazione del Polo fieristico (nuovo) di Rho-pero alle porte di Milano, noto per l’accattivante progetto di M. Fuksas. I documenti, scaturiti dall’attività dell’autore in qualità di tecnico consulente delle Amministrazioni comunali, testimoniano di alcune pesanti contraddizioni sia in ordine alle procedure di negoziazione e di governance, sia ai contenuti stessi dei progetti infrastrutturali che, ancora una volta, hanno traumaticamente inciso sul tessuto e sulla rete locale (intercomunale).
2006
LibreriaClup
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