Recenti proposte normative in merito alle pareti tagliafuoco a blocchi cementizi o di laterizio hanno riproposto il tema del comportamento all’alta temperatura delle malte cementizie, che in strati sottili non devono essere l’anello più debole della muratura, né per la trasmissione del calore, né per la resistenza meccanica, né per la trasmissione del calore, e neppure per l’ermeticità (integrità, tenuta), tutte caratteristiche comprese nell’acronimo REI. Tuttavia pressoché inesistente è la documentazione tecnico-scientifica sul comportamento delle malte sia all’alta temperatura, che in condizioni residuali (dopo il raffreddamento). Il presente studio è un primo passo verso la caratterizzazione termo-meccanica delle malte in condizioni residuali. Vengono studiate tre malte, di cui una di riferimento (M5, malta “bastarda”) e due ad alte prestazioni/alta resistenza (M10 e M15), dopo ciclo termico a 200, 400 e 600°C. In generale il decadimento meccanico risulta essere molto simile a quello del calcestruzzo ordinario (EC 2), sia per la compressione che per la trazione indiretta per flessione, mentre la diffusività termica è sensibilmente minore.
Caratterizzazione termo-meccanica di malte cementizie ad alte prestazioni esposte all’alta temperatura
BAMONTE, PATRICK;GAMBAROVA, PIETRO GIOVANNI;NAFARIEH, ALIREZA
2011-01-01
Abstract
Recenti proposte normative in merito alle pareti tagliafuoco a blocchi cementizi o di laterizio hanno riproposto il tema del comportamento all’alta temperatura delle malte cementizie, che in strati sottili non devono essere l’anello più debole della muratura, né per la trasmissione del calore, né per la resistenza meccanica, né per la trasmissione del calore, e neppure per l’ermeticità (integrità, tenuta), tutte caratteristiche comprese nell’acronimo REI. Tuttavia pressoché inesistente è la documentazione tecnico-scientifica sul comportamento delle malte sia all’alta temperatura, che in condizioni residuali (dopo il raffreddamento). Il presente studio è un primo passo verso la caratterizzazione termo-meccanica delle malte in condizioni residuali. Vengono studiate tre malte, di cui una di riferimento (M5, malta “bastarda”) e due ad alte prestazioni/alta resistenza (M10 e M15), dopo ciclo termico a 200, 400 e 600°C. In generale il decadimento meccanico risulta essere molto simile a quello del calcestruzzo ordinario (EC 2), sia per la compressione che per la trazione indiretta per flessione, mentre la diffusività termica è sensibilmente minore.File | Dimensione | Formato | |
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