La riduzione dei cedimenti indotti dalla realizzazione di rilevati stradali/ferroviari è spesso un problema cruciale per il progettista geotecnico. Una tecnica recentemente introdotta a tale scopo consiste nel realizzare opere di sottofondazione costituite da colonne in ghiaia contenute circonferenzialmente da membrane (georinforzi). La progettazione di tali opere, essenzialmente basata sulla valutazione dei cedimenti, tuttavia risulta essere operazione particolarmente complessa a causa della geometria e dell’eterogeneità del sistema. L’utilizzo di codici di calcolo agli elementi finiti è sicuramente utile a scopo di verifica, ma è senza dubbio economicamente oneroso. Inoltre, l’impiego di codici FEM richiede esperienza e tempi di calcolo spesso inaccettabili in fase di progettazione. I risultati ottenuti, inoltre, non sempre sono affidabili a causa della pochezza dei modelli costitutivi comunemente implementati. Alternativamente, in questa memoria è delineato un approccio ingegneristico/interpretativo che, attraverso una tecnica di condensazione e lavorando per sottostrutture, permette di comprendere i meccanismi che governano la risposta meccanica dell’opera nel suo complesso.
Un modello concettuale per la progettazione di colonne granulari georinforzate a fondazione di rilevati artificiali
GALLI, ANDREA;DI PRISCO, CLAUDIO GIULIO
2011-01-01
Abstract
La riduzione dei cedimenti indotti dalla realizzazione di rilevati stradali/ferroviari è spesso un problema cruciale per il progettista geotecnico. Una tecnica recentemente introdotta a tale scopo consiste nel realizzare opere di sottofondazione costituite da colonne in ghiaia contenute circonferenzialmente da membrane (georinforzi). La progettazione di tali opere, essenzialmente basata sulla valutazione dei cedimenti, tuttavia risulta essere operazione particolarmente complessa a causa della geometria e dell’eterogeneità del sistema. L’utilizzo di codici di calcolo agli elementi finiti è sicuramente utile a scopo di verifica, ma è senza dubbio economicamente oneroso. Inoltre, l’impiego di codici FEM richiede esperienza e tempi di calcolo spesso inaccettabili in fase di progettazione. I risultati ottenuti, inoltre, non sempre sono affidabili a causa della pochezza dei modelli costitutivi comunemente implementati. Alternativamente, in questa memoria è delineato un approccio ingegneristico/interpretativo che, attraverso una tecnica di condensazione e lavorando per sottostrutture, permette di comprendere i meccanismi che governano la risposta meccanica dell’opera nel suo complesso.File | Dimensione | Formato | |
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