Nella fase successiva a un sisma uno dei problemi da affrontare è l’individuazione di danni che non richiedono interventi di emergenza ma modificano la predisposizione delle strutture ad essere danneggiate da un evento sismico successivo. L’applicazione di tecniche basate sull’analisi della risposta strutturale a vibrazioni può costituire un ausilio per la rivalutazione dello stato di danno della struttura a valle di un evento sismico. In questo lavoro si propone a tale scopo l’utilizzo del metodo di analisi del danno mediante interpolazione (IDDM). Tale metodo è particolarmente adatto all’utilizzo per edifici dotati di strumentazione permanente poiché non richiede la stima dei parametri modali e quindi l’aggiornamento della diagnosi strutturale può essere compiuto in maniera automatica senza richiedere particolari interazioni con un operatore. Il metodo è stato applicato al caso del Factor Building situato nel campus dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) dotato di una strumentazione permanente che registra la risposta dell’edificio anche a vibrazioni ambientali e a piccoli eventi sismici. Le risposte accelerometriche disponibili sono state utilizzate per tarare un modello numerico dell’edificio poi utilizzato per simulare scenari di danno caratterizzati da diversa intensità e posizione del danno e quindi per stimare la sensibilità del metodo di identificazione del danno a scenari caratterizzati da intensità e posizione del danno

Diagnosi strutturale per l’aggiornamento delle valutazioni dello stato di danno post-sisma

LIMONGELLI, MARIA GIUSEPPINA
2011-01-01

Abstract

Nella fase successiva a un sisma uno dei problemi da affrontare è l’individuazione di danni che non richiedono interventi di emergenza ma modificano la predisposizione delle strutture ad essere danneggiate da un evento sismico successivo. L’applicazione di tecniche basate sull’analisi della risposta strutturale a vibrazioni può costituire un ausilio per la rivalutazione dello stato di danno della struttura a valle di un evento sismico. In questo lavoro si propone a tale scopo l’utilizzo del metodo di analisi del danno mediante interpolazione (IDDM). Tale metodo è particolarmente adatto all’utilizzo per edifici dotati di strumentazione permanente poiché non richiede la stima dei parametri modali e quindi l’aggiornamento della diagnosi strutturale può essere compiuto in maniera automatica senza richiedere particolari interazioni con un operatore. Il metodo è stato applicato al caso del Factor Building situato nel campus dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) dotato di una strumentazione permanente che registra la risposta dell’edificio anche a vibrazioni ambientali e a piccoli eventi sismici. Le risposte accelerometriche disponibili sono state utilizzate per tarare un modello numerico dell’edificio poi utilizzato per simulare scenari di danno caratterizzati da diversa intensità e posizione del danno e quindi per stimare la sensibilità del metodo di identificazione del danno a scenari caratterizzati da intensità e posizione del danno
2011
Atti del XIV Convegno Nazionale L'ingegneria sismica in Italia
9788875220402
monitoraggio; localizzazione del danno; IDDM
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