Gli scritti e i progetti raccolti nel volume rappresentano la sintesi del lavoro di ricerca sul tema dell’ architettura delle connessioni infrastrutturali, una delle problematiche poste al centro del dibattito disciplinare recente Oggetto degli studi e dei progetti illustrati in questo volume è, in particolare, la ripresa di una riflessione sulla possibilità di edificare nuovi spazi di relazione come armatura portante delle reti connettive la cui riorganizzazione è strategica nella definizione dello spazio europeo e sulla centralità, in questa prospettiva, del ruolo della progettazione architettonica e urbana, in quanto pratica teorica e operativa in grado di interpretare, sintetizzare, coordinare le competenze delle discipline dello spazio necessariamente implicate dalla complessità del quadro delle trasformazioni in atto. E’ secondo questa prospettiva che sono state declinate le opportunità offerte dai programmi della Comunità Europea finalizzati alla progressiva integrazione delle reti infrastrutturali, come occasioni da attuare non solo attraverso l’omogeneizzazione degli standard prestazionali e attraverso la realizzazione dei collegamenti mancanti, ma anche attraverso una valorizzazione delle connessioni con reti locali e, soprattutto, dei contenuti spaziali e utilitari in grado di attribuire qualità fisica e architettonica ai nodi, alle reti, ai contesti attraversati. I progetti sviluppati nel contesto lombardo hanno messo in evidenza il valore strategico delle trasformazioni sulle reti e sulle connessioni in relazione soprattutto ai punti di contatto tra queste e i territori attraversati. I progetti interpretano scale differenziate e concorrenti, in cui è rilevante il nesso che si stabilisce tra condizioni contestuali locali in cui si innestano i nodi-stazione e i nodi-approdo con il sistema globale di cui è parte lo sviluppo delle linee e delle reti connettive. I progetti illustrati nel volume hanno affrontato in via sperimentale la messa a punto di strumenti teorici e applicativi in grado di definire i contenuti fisici e spaziali dei nuovi manufatti infrastrutturali. Il progetto di architettura è inteso, quindi, come strumento in grado di intervenire alle diverse scale interagenti con l’obiettivo di attribuire forma ai paesaggi attraversati, interferiti direttamente dai corridoi delle comunicazioni, o indirettamente, perché coinvolti tramite le relazioni istituite dalle reti connettive locali. L’applicazione a contesti specifici è dimostrativa della necessità di operare tramite il progetto di architettura a scale relazionali differenziate e concorrenti. I corridoi e i sistemi a rete fisicamente determinati e strutturanti il territorio possono divenire il supporto privilegiato del progetto di architettura che deve tendere ad attribuire una nuova identità ai luoghi attraversati e ai nodi interferiti, rendendo operativa l' idea di uno spazio discontinuo e polarizzato. (studi avviati nel programma di ricerca cofinanziato dal MIUR, anno 2001, coordinatore scientifico nazionale Prof. Sergio Crotti. “Il labirinto sud-orientale: grandi corridoi paneuropei e frontiere interne regionali. Architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani”. I progetti presentati rappresentano l’articolazione del trema trattato dall’Unità di Ricerca del Politecnico di Milano, responsabile prof. Sergio Crotti, “Attraversamenti architettonici interconnessi da reti locali e globali: progetto di nuclei portanti, segmenti connettivi e aree attrattive in contesti determinati della conurbazione lombarda”) .
Reti territoriali e segmenti architettonici
BERTELLI, GUYA GRAZIA MARIA;VALENTE, ILARIA PAMELA SIMONETTA
In corso di stampa
Abstract
Gli scritti e i progetti raccolti nel volume rappresentano la sintesi del lavoro di ricerca sul tema dell’ architettura delle connessioni infrastrutturali, una delle problematiche poste al centro del dibattito disciplinare recente Oggetto degli studi e dei progetti illustrati in questo volume è, in particolare, la ripresa di una riflessione sulla possibilità di edificare nuovi spazi di relazione come armatura portante delle reti connettive la cui riorganizzazione è strategica nella definizione dello spazio europeo e sulla centralità, in questa prospettiva, del ruolo della progettazione architettonica e urbana, in quanto pratica teorica e operativa in grado di interpretare, sintetizzare, coordinare le competenze delle discipline dello spazio necessariamente implicate dalla complessità del quadro delle trasformazioni in atto. E’ secondo questa prospettiva che sono state declinate le opportunità offerte dai programmi della Comunità Europea finalizzati alla progressiva integrazione delle reti infrastrutturali, come occasioni da attuare non solo attraverso l’omogeneizzazione degli standard prestazionali e attraverso la realizzazione dei collegamenti mancanti, ma anche attraverso una valorizzazione delle connessioni con reti locali e, soprattutto, dei contenuti spaziali e utilitari in grado di attribuire qualità fisica e architettonica ai nodi, alle reti, ai contesti attraversati. I progetti sviluppati nel contesto lombardo hanno messo in evidenza il valore strategico delle trasformazioni sulle reti e sulle connessioni in relazione soprattutto ai punti di contatto tra queste e i territori attraversati. I progetti interpretano scale differenziate e concorrenti, in cui è rilevante il nesso che si stabilisce tra condizioni contestuali locali in cui si innestano i nodi-stazione e i nodi-approdo con il sistema globale di cui è parte lo sviluppo delle linee e delle reti connettive. I progetti illustrati nel volume hanno affrontato in via sperimentale la messa a punto di strumenti teorici e applicativi in grado di definire i contenuti fisici e spaziali dei nuovi manufatti infrastrutturali. Il progetto di architettura è inteso, quindi, come strumento in grado di intervenire alle diverse scale interagenti con l’obiettivo di attribuire forma ai paesaggi attraversati, interferiti direttamente dai corridoi delle comunicazioni, o indirettamente, perché coinvolti tramite le relazioni istituite dalle reti connettive locali. L’applicazione a contesti specifici è dimostrativa della necessità di operare tramite il progetto di architettura a scale relazionali differenziate e concorrenti. I corridoi e i sistemi a rete fisicamente determinati e strutturanti il territorio possono divenire il supporto privilegiato del progetto di architettura che deve tendere ad attribuire una nuova identità ai luoghi attraversati e ai nodi interferiti, rendendo operativa l' idea di uno spazio discontinuo e polarizzato. (studi avviati nel programma di ricerca cofinanziato dal MIUR, anno 2001, coordinatore scientifico nazionale Prof. Sergio Crotti. “Il labirinto sud-orientale: grandi corridoi paneuropei e frontiere interne regionali. Architettura e infrastrutture nei nuovi paesaggi transurbani”. I progetti presentati rappresentano l’articolazione del trema trattato dall’Unità di Ricerca del Politecnico di Milano, responsabile prof. Sergio Crotti, “Attraversamenti architettonici interconnessi da reti locali e globali: progetto di nuclei portanti, segmenti connettivi e aree attrattive in contesti determinati della conurbazione lombarda”) .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.