L’ambiente urbano moderno intreccia trasformazioni sociali e territoriali che determinano mutazioni spesso violente e rapide nel paesaggio, nella memoria e nella percezione di chi vive nei luoghi. Una metafora utilizzata per definire il campo urbano è quella di città organismo: per le sue caratteristiche di sistema, per il suo essere viva e perché incessantemente si trasforma. Ma mentre gli organismi conservano, nella mutazione, una certa coerenza che rende riconoscibile l’identità, le politiche urbanistiche non sempre preservano coerentemente le identità sociali presenti. Negli spazi abitati il senso di appartenenza ai luoghi è immediatamente rapportabile alle persone, alle loro culture, alle loro memorie. La rapidità con cui oggi avvengono le trasformazioni non crea facilmente le condizioni necessarie per l’accettazione del cambiamento. Da una parte la memoria ha bisogno di continuità e ritorni lineari; dall’altra parte le trasformazioni creano nuovi bisogni e nuovi atteggiamenti in risposta a complessità in evoluzione. Dove la relazione tra territorio e senso di appartenenza ai luoghi si allenta, i territori si avviano verso un progressivo degrado ingenerato dal rifiuto degli stessi spazi, percepiti come estranei. In un panorama di “smaterializzazione” dei luoghi del ritrovo e della condivisione di esperienze (sempre più virtuali), “ri-semantizzare” il territorio restituendo il senso della dimora e dell’identità è, in primo luogo, un problema di design. Il colore è la componente più sintomatica e simbolica della trasformazione urbana moderna, segnando il passaggio dal tangibile all’immagine.
Il colore: componente sintomatica e simbolica della trasformazione urbana moderna. Dal tangibile all'immaterialità dell'immagine.
BISSON, MARIO;CALABI, DANIELA ANNA
2010-01-01
Abstract
L’ambiente urbano moderno intreccia trasformazioni sociali e territoriali che determinano mutazioni spesso violente e rapide nel paesaggio, nella memoria e nella percezione di chi vive nei luoghi. Una metafora utilizzata per definire il campo urbano è quella di città organismo: per le sue caratteristiche di sistema, per il suo essere viva e perché incessantemente si trasforma. Ma mentre gli organismi conservano, nella mutazione, una certa coerenza che rende riconoscibile l’identità, le politiche urbanistiche non sempre preservano coerentemente le identità sociali presenti. Negli spazi abitati il senso di appartenenza ai luoghi è immediatamente rapportabile alle persone, alle loro culture, alle loro memorie. La rapidità con cui oggi avvengono le trasformazioni non crea facilmente le condizioni necessarie per l’accettazione del cambiamento. Da una parte la memoria ha bisogno di continuità e ritorni lineari; dall’altra parte le trasformazioni creano nuovi bisogni e nuovi atteggiamenti in risposta a complessità in evoluzione. Dove la relazione tra territorio e senso di appartenenza ai luoghi si allenta, i territori si avviano verso un progressivo degrado ingenerato dal rifiuto degli stessi spazi, percepiti come estranei. In un panorama di “smaterializzazione” dei luoghi del ritrovo e della condivisione di esperienze (sempre più virtuali), “ri-semantizzare” il territorio restituendo il senso della dimora e dell’identità è, in primo luogo, un problema di design. Il colore è la componente più sintomatica e simbolica della trasformazione urbana moderna, segnando il passaggio dal tangibile all’immagine.File | Dimensione | Formato | |
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