Nell’ambito della disciplina del progetto di allestimento, si può legittimamente intendere come superato il principio acromatico della white box che, intorno agli anni Settanta, veniva assunto come una sorta di “necessario imperativo” per la corretta esposizione di opere artistiche, liberate così, si riteneva, da ogni possibile interferenza “altra” e rese disponibili nel loro valore di atti creativi assoluti . Oggi il bianco assoluto dello spazio espositivo rappresenta solo una delle possibili opzioni, mentre il ritorno alla configurazione di situazioni narrative ed emozionali che rendano accessibile, sorreggano e caratterizzino gli eventi messi in mostra, propone un uso intenso e poliedrico del colore. Data questa premessa, bisogna constatare che non esiste tuttora una lettura sistematica ed analitica del rapporto intercorrente tra allestimento contemporaneo ed affermazione del supporto cromatico come suo apparato specifico di definizione di situazioni ostensive. Questo breve contributo intende proporre alcune possibili angolazioni esplorative che si avvicinino al problema sollevato attraverso l’individuazione di talune situazioni paradigmatiche di un processo progettuale, dove il colore rappresenti uno stadio primigenio di pensiero ideativo, piuttosto che un conseguente esito formale.
Il colore allestito. Alcune verifiche paradigmatiche
BORSOTTI, MARCO
2010-01-01
Abstract
Nell’ambito della disciplina del progetto di allestimento, si può legittimamente intendere come superato il principio acromatico della white box che, intorno agli anni Settanta, veniva assunto come una sorta di “necessario imperativo” per la corretta esposizione di opere artistiche, liberate così, si riteneva, da ogni possibile interferenza “altra” e rese disponibili nel loro valore di atti creativi assoluti . Oggi il bianco assoluto dello spazio espositivo rappresenta solo una delle possibili opzioni, mentre il ritorno alla configurazione di situazioni narrative ed emozionali che rendano accessibile, sorreggano e caratterizzino gli eventi messi in mostra, propone un uso intenso e poliedrico del colore. Data questa premessa, bisogna constatare che non esiste tuttora una lettura sistematica ed analitica del rapporto intercorrente tra allestimento contemporaneo ed affermazione del supporto cromatico come suo apparato specifico di definizione di situazioni ostensive. Questo breve contributo intende proporre alcune possibili angolazioni esplorative che si avvicinino al problema sollevato attraverso l’individuazione di talune situazioni paradigmatiche di un processo progettuale, dove il colore rappresenti uno stadio primigenio di pensiero ideativo, piuttosto che un conseguente esito formale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
6conf_lecce1.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
7.03 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.03 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.