Simonetta Ferrante (Milano, 1930), socia onoraria di Aiap dal 1986, puo' essere a tutti gli effetti definita – con poche altre figure – come una delle prime progettiste di comunicazione visiva in Italia. Vanta tra l'altro collaborazioni con Munari e Noorda, che le hanno permesso di approfondire il rapporto tra espressione artistica e design. Nei primi anni Settanta ha aperto un proprio studio con Giovanna Graf e Carlo Pollastrini avendo come clienti Supermercati Esselunga, Galgano, Fotorex, Elettrocarbonium, Mondadori, Rizzoli, Associazioni di Psicoterapia; esperienza duranta per 15 anni fino a quando non ha deciso di dedicarsi interamente a coltivare il proprio percorso di ricerca artistica. Il lavoro della Ferrante si distingue per una straordinaria continuità – da cui il titolo del volume – che le ha permesso di attraversare la seconda metà del Novecento fino a tutto il primo decennio dei 2000 passando dalla professione di progettista grafico alla pittura, dalla calligrafia alla sperimentazione artistica. Un percorso in cui si ritrovano costantemente forma, colore, segno scrittorio pur nella ricchezza di una produzione che conta artefatti di natura varia: dal monotipo al marchio, dal manifesto al libro d'artista, al packaging, alla pittura, alla calligrafia. Il volume ne analizza la variegata produzione, contestualizzandola rispetto alla formidabile stagione della grafica italiana e milanese in particolare degli anni Sessanta, con una ampia finestra sulla presenza femminile nel mondo della professione.
Il segno continuo. Simonetta Ferrante.Grafica tra arte, calligrafia e design
GUIDA, FRANCESCO ERMANNO;
2011-01-01
Abstract
Simonetta Ferrante (Milano, 1930), socia onoraria di Aiap dal 1986, puo' essere a tutti gli effetti definita – con poche altre figure – come una delle prime progettiste di comunicazione visiva in Italia. Vanta tra l'altro collaborazioni con Munari e Noorda, che le hanno permesso di approfondire il rapporto tra espressione artistica e design. Nei primi anni Settanta ha aperto un proprio studio con Giovanna Graf e Carlo Pollastrini avendo come clienti Supermercati Esselunga, Galgano, Fotorex, Elettrocarbonium, Mondadori, Rizzoli, Associazioni di Psicoterapia; esperienza duranta per 15 anni fino a quando non ha deciso di dedicarsi interamente a coltivare il proprio percorso di ricerca artistica. Il lavoro della Ferrante si distingue per una straordinaria continuità – da cui il titolo del volume – che le ha permesso di attraversare la seconda metà del Novecento fino a tutto il primo decennio dei 2000 passando dalla professione di progettista grafico alla pittura, dalla calligrafia alla sperimentazione artistica. Un percorso in cui si ritrovano costantemente forma, colore, segno scrittorio pur nella ricchezza di una produzione che conta artefatti di natura varia: dal monotipo al marchio, dal manifesto al libro d'artista, al packaging, alla pittura, alla calligrafia. Il volume ne analizza la variegata produzione, contestualizzandola rispetto alla formidabile stagione della grafica italiana e milanese in particolare degli anni Sessanta, con una ampia finestra sulla presenza femminile nel mondo della professione.File | Dimensione | Formato | |
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