Scopo di questo contributo è quello di cercare di rispondere alla seguente domanda: perché l'interesse per la Responsabilità sociale dell'impresa (Rsi) è letteralmente esploso negli ultimi anni? Nella prima parte si illustra sinteticamente lo stato del dibattito sulla Rsi. Dopo una presentazione dei principali approcci - e teorie - alla Rsi (in particolare quelli che vedono la Rsi solo come un mezzo per fare "meglio" gli affari e quelli che la vedono anche come fine dell'impresa), ci si sofferma sul contributo di Thomas Malone perché cerca di superare la dicotomia predetta e di dimostrare come oggi - nell'era postindustriale - sia importante porre al centro dell'impresa i valori umani e promuovere un "mercato dei valori" (per il funzionamento del quale le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno un ruolo rilevante da svolgere). Partendo da questo punto di vista che privilegia i valori e utilizzando essenzialmente il classico framework di Daniel Bell sulla società postindustriale, nella seconda parte si cerca dunque di dimostrare come il crescente interesse verso la Rsi (e la Business Ethics) possa essere visto soprattutto come un sintomo rilevante del disagio esistenziale connesso con alcune caratteristiche intrinseche dell'economia (e della società) postindustriale, connotata da una progressiva disumanizzazione perché centrata sulla "lotta fra persone" (come sostiene Bell) e su relazioni umane essenzialmente strumentali.
La "responsabilità sociale dell'impresa" come sintomo del disagio esistenziale nell'economia post-industriale
MAGGIOLINI, PIERCARLO
2008-01-01
Abstract
Scopo di questo contributo è quello di cercare di rispondere alla seguente domanda: perché l'interesse per la Responsabilità sociale dell'impresa (Rsi) è letteralmente esploso negli ultimi anni? Nella prima parte si illustra sinteticamente lo stato del dibattito sulla Rsi. Dopo una presentazione dei principali approcci - e teorie - alla Rsi (in particolare quelli che vedono la Rsi solo come un mezzo per fare "meglio" gli affari e quelli che la vedono anche come fine dell'impresa), ci si sofferma sul contributo di Thomas Malone perché cerca di superare la dicotomia predetta e di dimostrare come oggi - nell'era postindustriale - sia importante porre al centro dell'impresa i valori umani e promuovere un "mercato dei valori" (per il funzionamento del quale le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno un ruolo rilevante da svolgere). Partendo da questo punto di vista che privilegia i valori e utilizzando essenzialmente il classico framework di Daniel Bell sulla società postindustriale, nella seconda parte si cerca dunque di dimostrare come il crescente interesse verso la Rsi (e la Business Ethics) possa essere visto soprattutto come un sintomo rilevante del disagio esistenziale connesso con alcune caratteristiche intrinseche dell'economia (e della società) postindustriale, connotata da una progressiva disumanizzazione perché centrata sulla "lotta fra persone" (come sostiene Bell) e su relazioni umane essenzialmente strumentali.File | Dimensione | Formato | |
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