Lo studio esamina l'elaborazione morfo-tipologica, percettiva ed esecutiva dei sistemi di facciata applicati al complesso direzionale di Fiera Milano a Rho, progettato da 5+1AA (Alfonso Femìa, Gianluca Peluffo) con Jean-Baptiste Pietri Architectes. L'insieme costruttivo e percettivo è così esplicitato con coerenza funzionale rispetto all'esposizione solare: e, pertanto, la tessitura dell'involucro assume anche l'obiettivo di definire le condizioni di comfort luminoso negli spazi interni, comportando la diffusione della radiazione incidente. Inoltre, la poetica progettuale adotta le diverse soluzioni di facciata secondo la volontà di evitare, nella varietà visiva prodotta dalle superfici dorate, la combinazione di fronti principali o secondari, proponendo uno spartito compositivo in grado di suscitare stupore e meraviglia nella metamorfosi degli involucri. La regolarità dell'apparato strutturale principale risulta la trama sulla quale si dispone la tessitura degli involucri, enfatizzati dall'espressione dovuta alle superfici d'oro della cortina esterna, proiettata lungo le chiusure verticali fino a dissolversi, in senso materico e percettivo, secondo le sfumature visive e i riflessi lungo le facciate trasparenti. Questo, procedendo fino all'effetto di rarefazione in prossimità del secondo corpo edilizio. All'interno della composizione formale ed esecutiva di insieme, la trama strutturale in acciaio si integra, oltre che alla modulazione, al coordinamento operativo e alla combinazione geometrica dell'intervento, anche ai caratteri ottici marcati da 5+1 AA e da Pietri Architectes. I sistemi di involucro, realizzati da sezioni trasparenti su tre lati del complesso edilizio, sono costituiti da componenti vetrati (lavorati fumè) completati dai dispositivi frangisole esterni eseguiti da pannelli dalle tinte dorate-ambrate.
La dissoluzione materica e visiva dell'architettura
NASTRI, MASSIMILIANO
2010-01-01
Abstract
Lo studio esamina l'elaborazione morfo-tipologica, percettiva ed esecutiva dei sistemi di facciata applicati al complesso direzionale di Fiera Milano a Rho, progettato da 5+1AA (Alfonso Femìa, Gianluca Peluffo) con Jean-Baptiste Pietri Architectes. L'insieme costruttivo e percettivo è così esplicitato con coerenza funzionale rispetto all'esposizione solare: e, pertanto, la tessitura dell'involucro assume anche l'obiettivo di definire le condizioni di comfort luminoso negli spazi interni, comportando la diffusione della radiazione incidente. Inoltre, la poetica progettuale adotta le diverse soluzioni di facciata secondo la volontà di evitare, nella varietà visiva prodotta dalle superfici dorate, la combinazione di fronti principali o secondari, proponendo uno spartito compositivo in grado di suscitare stupore e meraviglia nella metamorfosi degli involucri. La regolarità dell'apparato strutturale principale risulta la trama sulla quale si dispone la tessitura degli involucri, enfatizzati dall'espressione dovuta alle superfici d'oro della cortina esterna, proiettata lungo le chiusure verticali fino a dissolversi, in senso materico e percettivo, secondo le sfumature visive e i riflessi lungo le facciate trasparenti. Questo, procedendo fino all'effetto di rarefazione in prossimità del secondo corpo edilizio. All'interno della composizione formale ed esecutiva di insieme, la trama strutturale in acciaio si integra, oltre che alla modulazione, al coordinamento operativo e alla combinazione geometrica dell'intervento, anche ai caratteri ottici marcati da 5+1 AA e da Pietri Architectes. I sistemi di involucro, realizzati da sezioni trasparenti su tre lati del complesso edilizio, sono costituiti da componenti vetrati (lavorati fumè) completati dai dispositivi frangisole esterni eseguiti da pannelli dalle tinte dorate-ambrate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
