Tecnologie e innovazione nell'involucro. Manti espressivi e funzionali

Lo studio rileva i caratteri, gli orientamenti e le prospettive dell'attuale ricerca progettuale, produttiva, funzionale ed esecutiva intorno ai sistemi di facciata, concepiti quali chiusure verticali di tipo prefabbricato leggero (nel riferimento basilare al curtain wall, ovvero alla "facciata leggera" o "parete cortina"), omogenee e uniformi nelle superfici esterne: queste eseguite mediante intelaiature e "agganciate" (in modo plug in, per Reyner Banham esprimendo un "mobile spaziale"), con dispositivi di interfaccia, alle strutture portanti principali. Attraverso il contributo di progettisti e di tecnici esperti, ora protagonisti nello scenario sperimentale ed evoluto, si dispongono gli apporti tematici, operativi ed esemplificativi (con l'ausilio di casi studio) per la comprensione dei principali aspetti di carattere metodologico, funzionale e costruttivo che definiscono le correlazioni tra l'involucro e l'architettura. I sistemi di facciata sono indagati rispetto alla capacità di partecipare all'assegnazione dei contenuti espressivi, per cui la composizione esterna coincide con le soluzioni adottate secondo la riduzione dell'incidenza materica e la valorizzazione della trasparenza: questo, mediante la diffusa apertura tecnica della "componentistica", stabilita dalla flessibilità nel manipolare e nel combinare semilavorati ed elementi rispetto a prestazioni "calibrate" (come useful skin) e rispetto a codici linguistici assunti attraverso la singola costruzione. Le potenzialità relazionali e aggregative offerte dalla produzione consentono così di definire le "regole di orditura" morfologica e di ibridazione costruttiva per ogni intervento: questo, nel rispetto della specificità "disciplinare" del comparto e del sapere tecnico-scientifico da impegnare, esplicitando "ordini" e "codici" dell'architettura in conformità ai criteri della adattabilità e della modulazione connettiva dei telai, dei "teli" e delle "trame".