In fonderia è consuetudine ormai ben consolidata l’utilizzo di rivestimenti stratificati che possano ovviare alle criticità indotte dall’ interazione tra parti metalliche e metallo liquido, offrendo la possibilità di intervenire come barriere di tipo termico o chimico o antiusura. Nel presente lavoro si è scelto di caratterizzare dal punto di vista microstrutturale e meccanico tre diversi riporti con spessori dell’ordine dei decimi di mm, ottenuti con tecniche thermal spray impiegando materiali ampiamente utilizzati, per valutarne la possibilità di applicazione in fonderia. Sono strati scelti e realizzati due riporti APS (allumina e zirconia parzialmente stabilizzata), ed un rivestimento HVOF (carburo di cromo). I rivestimenti sono stati studiati dal punto di vista microstrutturale a partire dalle polveri impiegate per la loro realizzazione, mediante diffrazione di raggi X, microscopia ottica ed elettronica a scansione e analisi calorimetriche. La caratterizzazione microstrutturale è stata affiancata da quella meccanica, con la realizzazione di prove di durezza e flessione su tre punti. I risultati ottenuti hanno consentito di interpretare le forme di degrado intervenute su matrici da fonderia appositamente realizzate e rivestite.
Valutazione dei possibili impieghi di rivestimenti thermal spray in fonderia in funzione delle caratteristiche microstrutturali e meccaniche
GARIBOLDI, ELISABETTA;LECIS, NORA FRANCESCA MARIA
2010-01-01
Abstract
In fonderia è consuetudine ormai ben consolidata l’utilizzo di rivestimenti stratificati che possano ovviare alle criticità indotte dall’ interazione tra parti metalliche e metallo liquido, offrendo la possibilità di intervenire come barriere di tipo termico o chimico o antiusura. Nel presente lavoro si è scelto di caratterizzare dal punto di vista microstrutturale e meccanico tre diversi riporti con spessori dell’ordine dei decimi di mm, ottenuti con tecniche thermal spray impiegando materiali ampiamente utilizzati, per valutarne la possibilità di applicazione in fonderia. Sono strati scelti e realizzati due riporti APS (allumina e zirconia parzialmente stabilizzata), ed un rivestimento HVOF (carburo di cromo). I rivestimenti sono stati studiati dal punto di vista microstrutturale a partire dalle polveri impiegate per la loro realizzazione, mediante diffrazione di raggi X, microscopia ottica ed elettronica a scansione e analisi calorimetriche. La caratterizzazione microstrutturale è stata affiancata da quella meccanica, con la realizzazione di prove di durezza e flessione su tre punti. I risultati ottenuti hanno consentito di interpretare le forme di degrado intervenute su matrici da fonderia appositamente realizzate e rivestite.File | Dimensione | Formato | |
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