Il testo è incentrato sulle strategie insediative e di sviluppo edilizio del Politecnico di Milano, con particolare riferimento alla trasformazione urbana di Milano-Bovisa e agli anni 2002-2010 in cui l’autore fu prorettore delegato. La scelta del Politecnico di localizzare il secondo polo universitario di Milano a Bovisa, si è rivelata strategica anche perché si è attuata una vera trasformazione urbana e il Politecnico ha svolto la funzione di magnete di attrazione verso altre istituzioni della città: dalla Triennale di Milano, al centro Ricerche “Mario Negri”. Inoltre, gli interventi a est e ovest rispetto alla stazione Trenord hanno creato un asse di attraversamento pedonale che giunge sino a Villapizzone lungo il quale si sono collocati e sviluppati tutti i servizi che migliorano la vita degli studenti costituendo nel contempo punto di integrazione con la città. Per queste presenze, il quartiere è oggi conosciuto come il nuovo centro della creatività, della ricerca, della scienza, della tecnologia e ospita frequentemente eventi culturali aperti alla partecipazione di tutti i cittadini; inoltre si integra felicemente con le attività e la vocazione di un’area già caratterizzata da molte strutture residenziali, commerciali e di servizio Gli interventi in Bovisa non sono stati concepiti solamente come un insediamento parallelo finalizzato alla conquista di nuovi spazi e al decentramento di strutture di ricerca, ma come un passaggio indispensabile per riorganizzare l’intero patrimonio edilizio del Politecnico che, a Città Studi, rivelava importanti sfilacciature e gravi carenze qualitative, ormai denunciate da una popolazione di utenti sempre più consapevole delle proprie necessità. Le strategie insediative del Politecnico si sono completate con una politica di residenzialità per gli studenti che ha coinvolto attivamente le realtà locali. Poiché la popolazione degli studenti stranieri e in generale dei fuori sede costituisce una presenza vivificatrice per la città e un motore di ulteriori contatti con l’estero, oltre che progettualmente, il tema è stato affrontato anche politicamente e portato presso le Amministrazioni pubbliche (in particolare: Regione, Comune di Milano) perché individuassero strumenti in grado di affrontare e risolvere radicalmente la storica carenza di alloggi.

Università come attore urbano e territoriale

BAGLIONI, ADRIANA
2010-01-01

Abstract

Il testo è incentrato sulle strategie insediative e di sviluppo edilizio del Politecnico di Milano, con particolare riferimento alla trasformazione urbana di Milano-Bovisa e agli anni 2002-2010 in cui l’autore fu prorettore delegato. La scelta del Politecnico di localizzare il secondo polo universitario di Milano a Bovisa, si è rivelata strategica anche perché si è attuata una vera trasformazione urbana e il Politecnico ha svolto la funzione di magnete di attrazione verso altre istituzioni della città: dalla Triennale di Milano, al centro Ricerche “Mario Negri”. Inoltre, gli interventi a est e ovest rispetto alla stazione Trenord hanno creato un asse di attraversamento pedonale che giunge sino a Villapizzone lungo il quale si sono collocati e sviluppati tutti i servizi che migliorano la vita degli studenti costituendo nel contempo punto di integrazione con la città. Per queste presenze, il quartiere è oggi conosciuto come il nuovo centro della creatività, della ricerca, della scienza, della tecnologia e ospita frequentemente eventi culturali aperti alla partecipazione di tutti i cittadini; inoltre si integra felicemente con le attività e la vocazione di un’area già caratterizzata da molte strutture residenziali, commerciali e di servizio Gli interventi in Bovisa non sono stati concepiti solamente come un insediamento parallelo finalizzato alla conquista di nuovi spazi e al decentramento di strutture di ricerca, ma come un passaggio indispensabile per riorganizzare l’intero patrimonio edilizio del Politecnico che, a Città Studi, rivelava importanti sfilacciature e gravi carenze qualitative, ormai denunciate da una popolazione di utenti sempre più consapevole delle proprie necessità. Le strategie insediative del Politecnico si sono completate con una politica di residenzialità per gli studenti che ha coinvolto attivamente le realtà locali. Poiché la popolazione degli studenti stranieri e in generale dei fuori sede costituisce una presenza vivificatrice per la città e un motore di ulteriori contatti con l’estero, oltre che progettualmente, il tema è stato affrontato anche politicamente e portato presso le Amministrazioni pubbliche (in particolare: Regione, Comune di Milano) perché individuassero strumenti in grado di affrontare e risolvere radicalmente la storica carenza di alloggi.
2010
Milano - La città degli studi
9788896710050
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