Il provvedimento del “Piano Casa” agisce entro un immaginario fortemente radicato nei processi generativi dell’urbanizzazione Italiana, e si rivolge ad alcuni soggetti – una certa famiglia e una certa piccola-media impresa – che hanno riorganizzato da tempo i loro assetti spaziali e i loro ruoli nelle trasformazioni urbane dei paesaggi della dispersione, entro dinamiche diverse da quelle all’origine di questi paesaggi. Osservandoli da vicino, molti degli spazi dell’abitare e del lavoro che quei soggetti hanno costruito negli ultimi decenni risultano oggi attraversati da dinamiche di sottoutilizzo e parziale svuotamento, che impongono semmai una riflessione progettuale su una loro urgente riorganizzazione interna, o su un loro riciclaggio economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibile, piuttosto che su un loro ampliamento.
Piano Casa. E se la domanda fosse quella di ridurre gli spazi?
LANZANI, ARTURO SERGIO;ZANFI, FEDERICO
2010-01-01
Abstract
Il provvedimento del “Piano Casa” agisce entro un immaginario fortemente radicato nei processi generativi dell’urbanizzazione Italiana, e si rivolge ad alcuni soggetti – una certa famiglia e una certa piccola-media impresa – che hanno riorganizzato da tempo i loro assetti spaziali e i loro ruoli nelle trasformazioni urbane dei paesaggi della dispersione, entro dinamiche diverse da quelle all’origine di questi paesaggi. Osservandoli da vicino, molti degli spazi dell’abitare e del lavoro che quei soggetti hanno costruito negli ultimi decenni risultano oggi attraversati da dinamiche di sottoutilizzo e parziale svuotamento, che impongono semmai una riflessione progettuale su una loro urgente riorganizzazione interna, o su un loro riciclaggio economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibile, piuttosto che su un loro ampliamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.