Grande è la complessità delle vicende della cultura architettonica statunitense nei primi due decenni del secondo dopoguerra. Il fatto che molti dei temi dibattuti siano ancora vivi nella nostra attualità, quasi non volessero mai farsi passato, rende ancor più ardua un'opera di sintesi. Dunque, nel testo ci si è limitati a procedere per inquadrature discrete, soffermandosi solo su alcune problematiche del quadro americano, che sono state considerate particolarmente rilevanti. La complessità del tema ha dettato la necessità di iniziare con uno sguardo di insieme dell’America post-bellica per poter analizzare il rapporto che intercorre fra gli avvenimenti storici e lo sviluppo delle tematiche architettoniche e urbanistiche. Particolare attenzione è stata posta sulla totalità dei significati racchiusi nella parola “casa”, che non è solo una costruzione materiale, ma anche e soprattutto il luogo “spirituale” della famiglia e dunque sulla evoluzione della tipica abitazione unifamiliare suburbana dell’anteguerra. Si tratta di una costruzione a due piani con tetto acuto a due falde, un seminterrato, e con l'involucro in stile, secondo i modelli della tradizione ottocentesca americana. Tra i modelli normalizzati sono stati presi in considerazione il Revitalized Cape Code Cottage che Samuel Glaser aveva progettato nel 1949, con una superficie poco superiore a 79 metri quadrati e al costo di 10mila dollari, semplificando un tipo assai diffuso negli anni Trenta e Quaranta e il West Coast Ranch, a un solo livello senza seminterrato e tetto piano, il cui modello, originario della California, poté adattarsi ai diversi climi grazie ai nuovi miglioramenti tecnologici nel riscaldamento e raffreddamento. Un secondo tema, su cui ci si è soffermati all’interno del testo, è stata l’influenza dei maestri europei nella cultura americana, letta anche attraverso la critica dell’epoca. Si è preso spunto dall’analisi condotta da Hudnut - che affermava che sin quando i progettisti moderni non fossero stati capaci di fondere nell’architettura domestica emozioni, valori umani e tecnologia, realizzando quella che definiva la “Post-Modern House” (primo esempio di utilizzo di un termine qualificativo che avrà grande fortuna negli anni Ottanta), la domanda di Cape Cod Cottages avrebbe conservato “il comando” – per leggere le posizioni del mondo intellettuale e architettonico statunitense. Si è proceduto poi in un’analisi puntuale dei differenti filoni di ricerca sviluppati tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Per poi raggiungere le tematiche introdotte da Venturi nel proprio testo Complexity and Contradiction in Architecture, edita dal MoMA. Nell’introduzione Vincent Scully lo definiì’ “forse lo scritto più importante sul fare architettura da Vers une architecture di Le Corbusier del 1923”. Con esso, in effetti, mutava il paradigma dell’architettura moderna, anche la società non avrà più le certezze di un tempo.

L’archetipo statunitense nella cultura architettonica degli anni Trenta-Sessanta

CASTELLANO, ALDO
2010-01-01

Abstract

Grande è la complessità delle vicende della cultura architettonica statunitense nei primi due decenni del secondo dopoguerra. Il fatto che molti dei temi dibattuti siano ancora vivi nella nostra attualità, quasi non volessero mai farsi passato, rende ancor più ardua un'opera di sintesi. Dunque, nel testo ci si è limitati a procedere per inquadrature discrete, soffermandosi solo su alcune problematiche del quadro americano, che sono state considerate particolarmente rilevanti. La complessità del tema ha dettato la necessità di iniziare con uno sguardo di insieme dell’America post-bellica per poter analizzare il rapporto che intercorre fra gli avvenimenti storici e lo sviluppo delle tematiche architettoniche e urbanistiche. Particolare attenzione è stata posta sulla totalità dei significati racchiusi nella parola “casa”, che non è solo una costruzione materiale, ma anche e soprattutto il luogo “spirituale” della famiglia e dunque sulla evoluzione della tipica abitazione unifamiliare suburbana dell’anteguerra. Si tratta di una costruzione a due piani con tetto acuto a due falde, un seminterrato, e con l'involucro in stile, secondo i modelli della tradizione ottocentesca americana. Tra i modelli normalizzati sono stati presi in considerazione il Revitalized Cape Code Cottage che Samuel Glaser aveva progettato nel 1949, con una superficie poco superiore a 79 metri quadrati e al costo di 10mila dollari, semplificando un tipo assai diffuso negli anni Trenta e Quaranta e il West Coast Ranch, a un solo livello senza seminterrato e tetto piano, il cui modello, originario della California, poté adattarsi ai diversi climi grazie ai nuovi miglioramenti tecnologici nel riscaldamento e raffreddamento. Un secondo tema, su cui ci si è soffermati all’interno del testo, è stata l’influenza dei maestri europei nella cultura americana, letta anche attraverso la critica dell’epoca. Si è preso spunto dall’analisi condotta da Hudnut - che affermava che sin quando i progettisti moderni non fossero stati capaci di fondere nell’architettura domestica emozioni, valori umani e tecnologia, realizzando quella che definiva la “Post-Modern House” (primo esempio di utilizzo di un termine qualificativo che avrà grande fortuna negli anni Ottanta), la domanda di Cape Cod Cottages avrebbe conservato “il comando” – per leggere le posizioni del mondo intellettuale e architettonico statunitense. Si è proceduto poi in un’analisi puntuale dei differenti filoni di ricerca sviluppati tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Per poi raggiungere le tematiche introdotte da Venturi nel proprio testo Complexity and Contradiction in Architecture, edita dal MoMA. Nell’introduzione Vincent Scully lo definiì’ “forse lo scritto più importante sul fare architettura da Vers une architecture di Le Corbusier del 1923”. Con esso, in effetti, mutava il paradigma dell’architettura moderna, anche la società non avrà più le certezze di un tempo.
2010
Per un’architettura come ecologia umana. Studiosi a confronto
9788816409484
architettura - ecologia umana; Critica
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Lima - Architettura_ecologia_umana-1.pdf

Accesso riservato

: Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione 6.41 MB
Formato Adobe PDF
6.41 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/575459
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact