Si presenta la caratterizzazione di un acquifero sedimentario eterogeneo mediante l’uso congiunto di osservazioni sedimentologiche, idrauliche e geofisiche. L’acquifero è concettualizzato con modello a continui multipli. La ricostruzione dell’architettura interna del sistema è effettuata a partire da informazioni sedimentologiche (porosità) ottenute mediante una sonda a neutroni ed attraverso una applicazione di Kriging ad indicatori multipli. La struttura variografica degli indicatori che individuano i diversi litotipi è analizzata mediante criteri formali di identificazione di modelli. La distribuzione spaziale della conducibilità idraulica è condizionata su misure piezometriche e di potenziale spontaneo, ottenute durante una lunga campagna sperimentale, svolta al Boise Hydrogeophysical Research Site, Idaho, in cui sono stati effettuati una serie di test di emungimento/iniezione con una configurazione a dipolo. I dati di carico idraulico sono ottenuti da usuali letture piezometriche e rappresentano un valore integrato sulla profondità. I segnali di potenziale spontaneo restituiscono la stima della posizione della superficie freatica. La procedura adottata consente la ricostruzione tridimensionale dell’eterogeneità del sito con un livello di dettaglio che non è stato possibile ottenere negli studi precedenti e con modesti sforzi computazionali. La robustezza dei risultati è stata analizzata utilizzando il modello calibrato per la riproduzione di risultati di test con dipolo non utilizzati nella procedura di inversione.
Caratterizzazione di un sito sperimentale sedimentario sulla base di informazioni sedimentologiche e geofisiche
RIVA, MONICA;GUADAGNINI, ALBERTO
2010-01-01
Abstract
Si presenta la caratterizzazione di un acquifero sedimentario eterogeneo mediante l’uso congiunto di osservazioni sedimentologiche, idrauliche e geofisiche. L’acquifero è concettualizzato con modello a continui multipli. La ricostruzione dell’architettura interna del sistema è effettuata a partire da informazioni sedimentologiche (porosità) ottenute mediante una sonda a neutroni ed attraverso una applicazione di Kriging ad indicatori multipli. La struttura variografica degli indicatori che individuano i diversi litotipi è analizzata mediante criteri formali di identificazione di modelli. La distribuzione spaziale della conducibilità idraulica è condizionata su misure piezometriche e di potenziale spontaneo, ottenute durante una lunga campagna sperimentale, svolta al Boise Hydrogeophysical Research Site, Idaho, in cui sono stati effettuati una serie di test di emungimento/iniezione con una configurazione a dipolo. I dati di carico idraulico sono ottenuti da usuali letture piezometriche e rappresentano un valore integrato sulla profondità. I segnali di potenziale spontaneo restituiscono la stima della posizione della superficie freatica. La procedura adottata consente la ricostruzione tridimensionale dell’eterogeneità del sito con un livello di dettaglio che non è stato possibile ottenere negli studi precedenti e con modesti sforzi computazionali. La robustezza dei risultati è stata analizzata utilizzando il modello calibrato per la riproduzione di risultati di test con dipolo non utilizzati nella procedura di inversione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.