Difesa e consumo del Suolo Il Suolo, che caratterizza attraverso i suoi tratti distintivi ogni territorio, è un elemento composito di grandissima complessità e fragilità, un fattore insostituibile di peculiarità e diversità, una fonte irripetibile di opportunità ed energie, una risorsa che influenza fortemente qualsiasi forma vivente ed, ovviamente, anche l’uomo, le sue attività, le sue percezioni, le sue capacità. Il concetto di difesa del Suolo, in genere declinato in termini di protezione dall’aggressione di fenomeni ed eventi di natura principalmente calamitosa, è solitamente concepito in modo piuttosto restrittivo: in senso lato, questa nozione potrebbe essere meglio concepita come idea complementare al concetto di consumo di Suolo1 in ogni sua differente sfaccettatura (tra cui si sottolinea la dimensione dello spreco), poiché lo spazio che ospita e sostiene ogni fenomeno antropico e naturale viene costantemente consumato da dette fenomenologie e dovrebbe essere protetto dall’uso indiscriminato che entrambe sono in grado di perpetrare. In questa ottica, la categoria dello spreco di suolo potrebbe essere attribuita a qualsiasi attività o evento (naturale o antropico) che praticasse un utilizzo del territorio tale da pregiudicarne le caratteristiche e la capacità di rinnovarsi in modo irreparabile (in quanto risorsa rinnovabile solamente in periodi di tempo estremamente lunghi, perciò, assimilabili alla categoria della non rinnovabilità).
Politiche e azioni per la difesa del suolo in Italia
MATTIA, SERGIO;OPPIO, ALESSANDRA;PANDOLFI, ALESSANDRA MARIA
2010-01-01
Abstract
Difesa e consumo del Suolo Il Suolo, che caratterizza attraverso i suoi tratti distintivi ogni territorio, è un elemento composito di grandissima complessità e fragilità, un fattore insostituibile di peculiarità e diversità, una fonte irripetibile di opportunità ed energie, una risorsa che influenza fortemente qualsiasi forma vivente ed, ovviamente, anche l’uomo, le sue attività, le sue percezioni, le sue capacità. Il concetto di difesa del Suolo, in genere declinato in termini di protezione dall’aggressione di fenomeni ed eventi di natura principalmente calamitosa, è solitamente concepito in modo piuttosto restrittivo: in senso lato, questa nozione potrebbe essere meglio concepita come idea complementare al concetto di consumo di Suolo1 in ogni sua differente sfaccettatura (tra cui si sottolinea la dimensione dello spreco), poiché lo spazio che ospita e sostiene ogni fenomeno antropico e naturale viene costantemente consumato da dette fenomenologie e dovrebbe essere protetto dall’uso indiscriminato che entrambe sono in grado di perpetrare. In questa ottica, la categoria dello spreco di suolo potrebbe essere attribuita a qualsiasi attività o evento (naturale o antropico) che praticasse un utilizzo del territorio tale da pregiudicarne le caratteristiche e la capacità di rinnovarsi in modo irreparabile (in quanto risorsa rinnovabile solamente in periodi di tempo estremamente lunghi, perciò, assimilabili alla categoria della non rinnovabilità).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.