Poichél’edificio-chiesa corrisponde ad un intimo e profondo bisogno della comunità d’identificare il luogo del sacro con il senso del trascendente, all’architettura spetta il difficile compito di farsi linguaggio espressivo ed interpretazione formale della figurazione connessa alla natura stessa del sentimento religioso. Il compito, delicatissimo, è quello d’interpretare il ruolo civile e nel contempo, ideologico appartenente all’edificio religioso, nell’adempimento di un’eticità del progetto che trova soprattutto nel silenzio poetico delle forme, la capacità di richiamarsi a valori trascendentali radicati nella vita stessa, conducendo a sintesi concreta il tema tipologico di una differente dimensione dell’abitare che è, parimenti, collettiva – l’assemblea della comunità – ed individuale – la specificità dell’uomo. Tematiche ben presenti nell’idea di architettura di Franco Purini e Laura Thermes, che può essere sinteticamente messa a fuoco utilizzando proprio il centro parrocchiale di San Giovanni Battista come luogo di convergenza e confronto dialettico: una evocazione complessa, operata attraverso l’individuazione e connotazione di alcuni “codici espressivi” che, attraverso la loro compresenza, strutturano la globalità del progetto ecclesiale, spingendosi a disegnare in filigrana le strutture significative del fare architettonico stesso.
Centro parrocchiale di San Giovanni Battista. Convergenza e confronto dialettico per un’idea di architettura
BORSOTTI, MARCO
2008-01-01
Abstract
Poichél’edificio-chiesa corrisponde ad un intimo e profondo bisogno della comunità d’identificare il luogo del sacro con il senso del trascendente, all’architettura spetta il difficile compito di farsi linguaggio espressivo ed interpretazione formale della figurazione connessa alla natura stessa del sentimento religioso. Il compito, delicatissimo, è quello d’interpretare il ruolo civile e nel contempo, ideologico appartenente all’edificio religioso, nell’adempimento di un’eticità del progetto che trova soprattutto nel silenzio poetico delle forme, la capacità di richiamarsi a valori trascendentali radicati nella vita stessa, conducendo a sintesi concreta il tema tipologico di una differente dimensione dell’abitare che è, parimenti, collettiva – l’assemblea della comunità – ed individuale – la specificità dell’uomo. Tematiche ben presenti nell’idea di architettura di Franco Purini e Laura Thermes, che può essere sinteticamente messa a fuoco utilizzando proprio il centro parrocchiale di San Giovanni Battista come luogo di convergenza e confronto dialettico: una evocazione complessa, operata attraverso l’individuazione e connotazione di alcuni “codici espressivi” che, attraverso la loro compresenza, strutturano la globalità del progetto ecclesiale, spingendosi a disegnare in filigrana le strutture significative del fare architettonico stesso.File | Dimensione | Formato | |
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