(Incipit) Situato in Foro Buonaparte, tra il fianco meridionale del Castello Sforzesco e il grande "trompe l'oeil" del cortile interno alla palazzina del civico 27, lo studio Castiglioni mi apparve, da subito, come simbolicamente collocato fra storia e illusione. La particolare ubicazione topografica e la speciale natura di questo spazio, suggerivano così un'analisi modulata non solo sull'architettura dell'interno, ma anche sul contesto urbanistico (macro) e sul sistema degli oggetti e degli artefatti (micro) in esso conservati. Si evidenziava, insomma, già di primo acchito, una catena di peculiarità palesemente a favore di una naturale legittimaione di questo luogo speciale fra le nuove oasi musive della futura memoria. Tuttavia il fulcro di tutto il sistema rimaneva pur sempre lo spazio interno. Si è così deciso di rinviare ad altra occasione di studio sia l'approfondimento del tema urbanistico che di quello, certo il più affascinante e complesso, relativo agli oggetti e alla quasi sterminata serie degli elaborati grafici e fisici che in quel luogo si sono, con instancabile continuità, accumulati e formati. Ma pur restringendo l'analisi al campo dell' "interior", è apparsa fin da subito evidente l'insufficienza espressiva di ogni singola forma di rappresentazione nella documentazione e nella descrizione di quel denso spazio. Si è così deciso di affiancare agli statuti discorsivi della teoria, della storia e della critica, il combinato contributo delle principali forme della rappresentazione visita, segnatamente il Disegno, la Fotografia e la Videografia. (...).
Il disegno –“analogico”- nello Studio Museo Castiglioni: fra spazio, oggetti, memoria e suggestioni
COCCHIARELLA, LUIGI
2009-01-01
Abstract
(Incipit) Situato in Foro Buonaparte, tra il fianco meridionale del Castello Sforzesco e il grande "trompe l'oeil" del cortile interno alla palazzina del civico 27, lo studio Castiglioni mi apparve, da subito, come simbolicamente collocato fra storia e illusione. La particolare ubicazione topografica e la speciale natura di questo spazio, suggerivano così un'analisi modulata non solo sull'architettura dell'interno, ma anche sul contesto urbanistico (macro) e sul sistema degli oggetti e degli artefatti (micro) in esso conservati. Si evidenziava, insomma, già di primo acchito, una catena di peculiarità palesemente a favore di una naturale legittimaione di questo luogo speciale fra le nuove oasi musive della futura memoria. Tuttavia il fulcro di tutto il sistema rimaneva pur sempre lo spazio interno. Si è così deciso di rinviare ad altra occasione di studio sia l'approfondimento del tema urbanistico che di quello, certo il più affascinante e complesso, relativo agli oggetti e alla quasi sterminata serie degli elaborati grafici e fisici che in quel luogo si sono, con instancabile continuità, accumulati e formati. Ma pur restringendo l'analisi al campo dell' "interior", è apparsa fin da subito evidente l'insufficienza espressiva di ogni singola forma di rappresentazione nella documentazione e nella descrizione di quel denso spazio. Si è così deciso di affiancare agli statuti discorsivi della teoria, della storia e della critica, il combinato contributo delle principali forme della rappresentazione visita, segnatamente il Disegno, la Fotografia e la Videografia. (...).File | Dimensione | Formato | |
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