L'articolo esamina l'elaborazione morfo-tipologica, simbolica ed esecutiva di Emilio Faroldi nel progetto della Chiesa di Sant'Anna a Jundiaì (San Paolo, Brasile). Il progetto e la realizzazione esprimono la matura elaborazione contemporanea dei paradigmi e degli archetipi, formali e costruttivi, dell'architettura ecclesiastica Cristiana. La compiuta composizione dei valori "tradizionali" e legittimati, dei principi morfo-tipologici e tettonici, si esplicita nella configurazione ordinata dell'impianto planimetrico, dei telai strutturali e spaziali: questo, attraverso la combinazione tra la solidità dei materiali e la determinazione misurata dei tagli (occupati dalle superfici trasparenti), accentuati come elementi dell'orditura, orizzontale e verticale, che individuano (con il passaggio calibrato della luce naturale) i punti focali dello spazio sacro e delle funzioni liturgiche. La poetica di Faroldi si svolge nella elaborazione euristica dei contenuti simbolici e delle suggestioni formali dell'edificio religioso Cristiano, in modo integrato alla assunzione e al richiamo di accezioni concettuali ed evocative, metaforiche, della cultura del luogo: egli raduna, fino a strutturarne l'essenza, le connotazioni spirituali e materiche, oggettivate nella loro trasposizione espressiva, fisica e costruttiva. Il progetto riguarda la creazione di uno spazio della spiritualità e, comunque, legato alla naturalità del quotidiano, di uno spazio allo stesso tempo simbolico e reale, contemplativo e partecipato, luogo dell'assemblea dei fedeli e "casa delle famiglie": così, il fondamento poetico di Faroldi aderisce ai significati simbolici dell'architettura Cristiana, ne carpisce l'essenza e ne traduce i suoi riti liturgici, sostenendo la costituzione di una struttura rappresentativa e istituzionale anche attraverso la formulazione dei valori tettonici e formali.

La poetica degli archetipi cristiani

NASTRI, MASSIMILIANO
2005-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'elaborazione morfo-tipologica, simbolica ed esecutiva di Emilio Faroldi nel progetto della Chiesa di Sant'Anna a Jundiaì (San Paolo, Brasile). Il progetto e la realizzazione esprimono la matura elaborazione contemporanea dei paradigmi e degli archetipi, formali e costruttivi, dell'architettura ecclesiastica Cristiana. La compiuta composizione dei valori "tradizionali" e legittimati, dei principi morfo-tipologici e tettonici, si esplicita nella configurazione ordinata dell'impianto planimetrico, dei telai strutturali e spaziali: questo, attraverso la combinazione tra la solidità dei materiali e la determinazione misurata dei tagli (occupati dalle superfici trasparenti), accentuati come elementi dell'orditura, orizzontale e verticale, che individuano (con il passaggio calibrato della luce naturale) i punti focali dello spazio sacro e delle funzioni liturgiche. La poetica di Faroldi si svolge nella elaborazione euristica dei contenuti simbolici e delle suggestioni formali dell'edificio religioso Cristiano, in modo integrato alla assunzione e al richiamo di accezioni concettuali ed evocative, metaforiche, della cultura del luogo: egli raduna, fino a strutturarne l'essenza, le connotazioni spirituali e materiche, oggettivate nella loro trasposizione espressiva, fisica e costruttiva. Il progetto riguarda la creazione di uno spazio della spiritualità e, comunque, legato alla naturalità del quotidiano, di uno spazio allo stesso tempo simbolico e reale, contemplativo e partecipato, luogo dell'assemblea dei fedeli e "casa delle famiglie": così, il fondamento poetico di Faroldi aderisce ai significati simbolici dell'architettura Cristiana, ne carpisce l'essenza e ne traduce i suoi riti liturgici, sostenendo la costituzione di una struttura rappresentativa e istituzionale anche attraverso la formulazione dei valori tettonici e formali.
2005
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