L'articolo esamina la tradizione costruttiva, l'ibridazione tecnologica e la composizione "tettonica" dell'architettura all'interno della poetica progettuale di Emilio Faroldi per il Nuovo Centro Direzionale e Polo Multifunzionale Europeo a Collecchio (Parma). La costruzione si sviluppa in senso longitudinale secondo una configurazione che favorisce il rapporto visivo diretto con il paesaggio circostante, rilevando la relazione con l'ambiente e la corretta esposizione: anche il disegno, "ruotato", del verde, l'articolazione del terreno e la realizzazione del parcheggio seminterrato intendono facilitare il raccordo naturale con l'ambiente circostante. Lo schema tipologico, di tipo basilicale, contempla l'annessione di due corpi di fabbrica distinti, tra loro sfalsati nelle quote di calpestio: uno "in linea" e a doppio blocco, con corte interna a tutta altezza, l'altro a pianta centrale. Faroldi adotta una gerarchia distributiva e funzionale, favorendo la riconoscibilità dei differenti settori e livelli, unitamente alla facile riconoscibilità dei percorsi e delle zone operative. La poetica progettuale dello studio emiliofaroldiassociati intende assegnare un elevato grado simbolico ed espressivo alla costruzione, utilizzando gli archetipi, gli "ordini" compositivi e "tettonici" assunti dalla cultura materiale e dai linguaggi del contesto. L'edificio si basa sulla rigorosa composizione geometrica dei prospetti che evidenziano la natura strutturale, tipologica e funzionale degli spazi e dei "moduli" interni: l'orditura morfologica ed esecutiva delinea la "trama" che disegna le sagome regolari dei volumi "massivi" e dei setti principali, all'interno dei quali si sviluppano e si collocano i temi subordinati della combinazione ritmata delle "cellule" funzionali. La concezione costruttiva persegue un'immagine dell'involucro esterno tradizionale e si concreta nell'impiego di intelaiature strutturali, lineari e bidimensionali, in c. a. con rivestimento in mattoni pieni sabbiati, e di intelaiature strutturali orizzontali in acciaio tipo corten; al contrario, la navata interna si contraddistingue per il trattamento "high tech", luminoso e aereo, dei sistemi di scale e delle passerelle, nonché per la scelta delle finiture minimaliste. Questa espressione compositiva si attua nel connubio tra l'impiego di tecniche esecutive tradizionali, di sofisticati sistemi costruttivi prefabbricati e di dispositivi meccanici applicati per la calibrazione della illuminazione naturale: la poetica "tettonica" si afferma all'interno di un cantiere definito da sequenze operative consolidate, pronunciate attraverso mezzi e soluzioni pratiche adatte a seguire la composta conformazione dei telai strutturali.

La cattedrale del lavoro. Polo multifunzionale europeo

NASTRI, MASSIMILIANO
2005-01-01

Abstract

L'articolo esamina la tradizione costruttiva, l'ibridazione tecnologica e la composizione "tettonica" dell'architettura all'interno della poetica progettuale di Emilio Faroldi per il Nuovo Centro Direzionale e Polo Multifunzionale Europeo a Collecchio (Parma). La costruzione si sviluppa in senso longitudinale secondo una configurazione che favorisce il rapporto visivo diretto con il paesaggio circostante, rilevando la relazione con l'ambiente e la corretta esposizione: anche il disegno, "ruotato", del verde, l'articolazione del terreno e la realizzazione del parcheggio seminterrato intendono facilitare il raccordo naturale con l'ambiente circostante. Lo schema tipologico, di tipo basilicale, contempla l'annessione di due corpi di fabbrica distinti, tra loro sfalsati nelle quote di calpestio: uno "in linea" e a doppio blocco, con corte interna a tutta altezza, l'altro a pianta centrale. Faroldi adotta una gerarchia distributiva e funzionale, favorendo la riconoscibilità dei differenti settori e livelli, unitamente alla facile riconoscibilità dei percorsi e delle zone operative. La poetica progettuale dello studio emiliofaroldiassociati intende assegnare un elevato grado simbolico ed espressivo alla costruzione, utilizzando gli archetipi, gli "ordini" compositivi e "tettonici" assunti dalla cultura materiale e dai linguaggi del contesto. L'edificio si basa sulla rigorosa composizione geometrica dei prospetti che evidenziano la natura strutturale, tipologica e funzionale degli spazi e dei "moduli" interni: l'orditura morfologica ed esecutiva delinea la "trama" che disegna le sagome regolari dei volumi "massivi" e dei setti principali, all'interno dei quali si sviluppano e si collocano i temi subordinati della combinazione ritmata delle "cellule" funzionali. La concezione costruttiva persegue un'immagine dell'involucro esterno tradizionale e si concreta nell'impiego di intelaiature strutturali, lineari e bidimensionali, in c. a. con rivestimento in mattoni pieni sabbiati, e di intelaiature strutturali orizzontali in acciaio tipo corten; al contrario, la navata interna si contraddistingue per il trattamento "high tech", luminoso e aereo, dei sistemi di scale e delle passerelle, nonché per la scelta delle finiture minimaliste. Questa espressione compositiva si attua nel connubio tra l'impiego di tecniche esecutive tradizionali, di sofisticati sistemi costruttivi prefabbricati e di dispositivi meccanici applicati per la calibrazione della illuminazione naturale: la poetica "tettonica" si afferma all'interno di un cantiere definito da sequenze operative consolidate, pronunciate attraverso mezzi e soluzioni pratiche adatte a seguire la composta conformazione dei telai strutturali.
2005
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/570806
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact