L'articolo esamina le modalità gestionali e operative, elaborate dalla Colombo Costruzioni di Lecco e dal Renzo Piano Building Workshop, per l'attuazione dell'intervento edilizio integrato al processo di riqualificazione urbana. La progettazione complessiva del centro direzionale si delinea secondo la concezione poetica finalizzata a restituire un senso di interezza a una parte del tessuto urbano di Lodi, promuovendone l'evoluzione e l'adattamento alla contemporaneità e consentendo, al tempo stesso, di mantenere o di ristabilire le sue radici nel passato. La poetica progettuale adottata da Renzo Piano si rivolge alla definizione di un microcosmo urbano o, meglio, alla realizzazione di un modello "umanista" degli spazi urbani, operando sulle transizioni di uso collettivo: e, all'interno di questa espressione, si delinea l'omogeneità risultante dall'impiego dei sistemi costruttivi e dei materiali, con l'obiettivo di garantire la necessaria unità morfologica dell'intervento edilizio, senza cadere nell'uniformità compositiva e nella banalizzazione del modulo architettonico adottato. Nello specifico, questo intervento edilizio si precisa per il processo di riqualificazione di un'area strategica della città di Lodi, reintegrata rispetto al tessuto urbano, e si concreta per la realizzazione di nuovi fulcri (morfologici, oltre che funzionali) e per la relazione equilibrata nei confronti delle costruzioni esistenti: tale processo rileva, inoltre, una poetica progettuale finalizzata a un'evoluzione verso forme e tipologie idonee ai bisogni, alle tecnologie e all'espressione sociale contemporanee.

Dietro la facciata

NASTRI, MASSIMILIANO
2000-01-01

Abstract

L'articolo esamina le modalità gestionali e operative, elaborate dalla Colombo Costruzioni di Lecco e dal Renzo Piano Building Workshop, per l'attuazione dell'intervento edilizio integrato al processo di riqualificazione urbana. La progettazione complessiva del centro direzionale si delinea secondo la concezione poetica finalizzata a restituire un senso di interezza a una parte del tessuto urbano di Lodi, promuovendone l'evoluzione e l'adattamento alla contemporaneità e consentendo, al tempo stesso, di mantenere o di ristabilire le sue radici nel passato. La poetica progettuale adottata da Renzo Piano si rivolge alla definizione di un microcosmo urbano o, meglio, alla realizzazione di un modello "umanista" degli spazi urbani, operando sulle transizioni di uso collettivo: e, all'interno di questa espressione, si delinea l'omogeneità risultante dall'impiego dei sistemi costruttivi e dei materiali, con l'obiettivo di garantire la necessaria unità morfologica dell'intervento edilizio, senza cadere nell'uniformità compositiva e nella banalizzazione del modulo architettonico adottato. Nello specifico, questo intervento edilizio si precisa per il processo di riqualificazione di un'area strategica della città di Lodi, reintegrata rispetto al tessuto urbano, e si concreta per la realizzazione di nuovi fulcri (morfologici, oltre che funzionali) e per la relazione equilibrata nei confronti delle costruzioni esistenti: tale processo rileva, inoltre, una poetica progettuale finalizzata a un'evoluzione verso forme e tipologie idonee ai bisogni, alle tecnologie e all'espressione sociale contemporanee.
2000
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/570797
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