L'articolo esamina la composizione morfo-tipologica, esecutiva e prestazionale dei sistemi a doppio involucro applicati alla Post Tower a Bonn, progettata da Helmut Jahn. La nuova sede amministrativa della Deutsche Post World Net a Bonn, progettata è realizzata da un edificio a torre contenente uffici, attività direzionali e un giardino pensile al piano di copertura: la torre, composta dall'accostamento di due corpi semi-ellittici, è racchiusa da due tipologie di sistemi a doppio involucro, la cui schermatura esterna avvolgente si sviluppa oltre le volumetrie, lateralmente e in altezza. La poetica di Helmut Jahn si esplicita nell'impiego di "dotazioni tecnologiche" nella elaborazione architettonica, definendo un ambito di sperimentazione e di applicazione caratterizzato dalla manifestazione delle possibilità "trasformatrici" e "adattive" dei sistemi di involucro e dalla sensibilità rivolta alla progettazione ambientale, microclimatica ed "ecologica": l'orientamento di Jahn si concreta in forma "eco tech" (in opposizione alle metodologie espressive "high tech"), come dichiarazione rivolta alla ricerca "selettiva" ("selective approach") delle disposizioni funzionali, dei componenti e dei materiali integrati, in modo coerente e funzionale, con l'ambiente e la spazialità esterne. Nel rispetto delle necessità espressive e comunicative della committenza, comunque, la realizzazione della Post Tower si propone oltre la prima fase "evolutiva" della sperimentazione sulle facciate edilizie, rilevando una compiuta e matura elaborazione morfologica, ormai fondata sugli imperativi della combinazione contestuale unitamente alle necessità di comfort interno e di contenimento del consumo energetico per gli impianti di riscaldamento e di condizionamento. I sistemi di involucro sono configurati quali composti "organici", adattabili e regolabili, sia nella forma di "biological skins", rispetto alle sollecitazioni climatiche esterne e alle necessità ergonomiche degli spazi interni, sia nella forma di "multifunctional skins", presentandosi come dispositivi assorbenti, radianti, riflettenti, filtranti e di trasferimento (termico, luminoso e aereo).

Facciate "organiche" e multifunzionali

NASTRI, MASSIMILIANO
2004-01-01

Abstract

L'articolo esamina la composizione morfo-tipologica, esecutiva e prestazionale dei sistemi a doppio involucro applicati alla Post Tower a Bonn, progettata da Helmut Jahn. La nuova sede amministrativa della Deutsche Post World Net a Bonn, progettata è realizzata da un edificio a torre contenente uffici, attività direzionali e un giardino pensile al piano di copertura: la torre, composta dall'accostamento di due corpi semi-ellittici, è racchiusa da due tipologie di sistemi a doppio involucro, la cui schermatura esterna avvolgente si sviluppa oltre le volumetrie, lateralmente e in altezza. La poetica di Helmut Jahn si esplicita nell'impiego di "dotazioni tecnologiche" nella elaborazione architettonica, definendo un ambito di sperimentazione e di applicazione caratterizzato dalla manifestazione delle possibilità "trasformatrici" e "adattive" dei sistemi di involucro e dalla sensibilità rivolta alla progettazione ambientale, microclimatica ed "ecologica": l'orientamento di Jahn si concreta in forma "eco tech" (in opposizione alle metodologie espressive "high tech"), come dichiarazione rivolta alla ricerca "selettiva" ("selective approach") delle disposizioni funzionali, dei componenti e dei materiali integrati, in modo coerente e funzionale, con l'ambiente e la spazialità esterne. Nel rispetto delle necessità espressive e comunicative della committenza, comunque, la realizzazione della Post Tower si propone oltre la prima fase "evolutiva" della sperimentazione sulle facciate edilizie, rilevando una compiuta e matura elaborazione morfologica, ormai fondata sugli imperativi della combinazione contestuale unitamente alle necessità di comfort interno e di contenimento del consumo energetico per gli impianti di riscaldamento e di condizionamento. I sistemi di involucro sono configurati quali composti "organici", adattabili e regolabili, sia nella forma di "biological skins", rispetto alle sollecitazioni climatiche esterne e alle necessità ergonomiche degli spazi interni, sia nella forma di "multifunctional skins", presentandosi come dispositivi assorbenti, radianti, riflettenti, filtranti e di trasferimento (termico, luminoso e aereo).
2004
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