L'articolo esamina l'elaborazione produttiva e costruttiva dei sistemi di involucro applicati nella sede de Il Sole 24 Ore a Milano, progettata dal Renzo Piano Building Workshop. La nuova sede de Il Sole 24 Ore, eseguita attraverso la riqualificazione tecnologica di un opificio industriale, si delinea mediante l'apporto di una orditura morfologica, funzionale ed esecutiva realizzata dalla poetica espressiva e dalla logica esecutiva sostenute dall'impiego di una serie coordinata di sistemi costruttivi di involucro e di intelaiature di facciata. Questi sistemi si propongono per la capacità di trasferire il linguaggio e le tecniche consolidate ed esperite dal Renzo Piano Building Workshop verso l'intervento sull'esistente, affermando la visualizzazione di contenuti e di tipologie proprie della tradizione (anche del contesto milanese) attraverso l'impiego di procedure progettuali, produttive ed esecutive di carattere evoluto. Il sistema di facciata principale, applicato alle cortine edilizie sia del corpo centrale sia delle ali laterali, è impostato su una intelaiatura dimensionale regolare, comunque calibrata rispetto alle specifiche condizioni delle strutture sia preesistenti e riqualificate sia di nuova costruzione. Il telaio dei moduli è realizzato da profili in alluminio estruso definiti dall'assemblaggio speculare dei montanti, a sostegno (con silicone strutturale) dei pannelli in vetrocamera, con meccanismo di apertura ad anta a sporgere: nello specifico, i montanti e i traversi si precisano nella connessione combinata tra due sezioni di profili, calibrate per il montaggio binario e per consentire, mediante la serie di fori svasati (sui traversi), l'esecuzione superiore in serie dei moduli. Le facciate a cortina dei tre corpi edilizi prevedono, come "continuazione" e sfumatura progressiva delle chiusure trasparenti, l'aggiunta di tre tipologie di elementi in vetro stratificato extrachiaro, fissati con giunzioni puntiformi (tipo rotulles), quali "cornici" superiore, mediante la realizzazione dei parapetti, inferiore, mediante l'aggiunta degli sbalzi, e laterale, mediante l'assemblaggio di pannelli aggettanti.

Composizione orditure del "Sole"

NASTRI, MASSIMILIANO
2005-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'elaborazione produttiva e costruttiva dei sistemi di involucro applicati nella sede de Il Sole 24 Ore a Milano, progettata dal Renzo Piano Building Workshop. La nuova sede de Il Sole 24 Ore, eseguita attraverso la riqualificazione tecnologica di un opificio industriale, si delinea mediante l'apporto di una orditura morfologica, funzionale ed esecutiva realizzata dalla poetica espressiva e dalla logica esecutiva sostenute dall'impiego di una serie coordinata di sistemi costruttivi di involucro e di intelaiature di facciata. Questi sistemi si propongono per la capacità di trasferire il linguaggio e le tecniche consolidate ed esperite dal Renzo Piano Building Workshop verso l'intervento sull'esistente, affermando la visualizzazione di contenuti e di tipologie proprie della tradizione (anche del contesto milanese) attraverso l'impiego di procedure progettuali, produttive ed esecutive di carattere evoluto. Il sistema di facciata principale, applicato alle cortine edilizie sia del corpo centrale sia delle ali laterali, è impostato su una intelaiatura dimensionale regolare, comunque calibrata rispetto alle specifiche condizioni delle strutture sia preesistenti e riqualificate sia di nuova costruzione. Il telaio dei moduli è realizzato da profili in alluminio estruso definiti dall'assemblaggio speculare dei montanti, a sostegno (con silicone strutturale) dei pannelli in vetrocamera, con meccanismo di apertura ad anta a sporgere: nello specifico, i montanti e i traversi si precisano nella connessione combinata tra due sezioni di profili, calibrate per il montaggio binario e per consentire, mediante la serie di fori svasati (sui traversi), l'esecuzione superiore in serie dei moduli. Le facciate a cortina dei tre corpi edilizi prevedono, come "continuazione" e sfumatura progressiva delle chiusure trasparenti, l'aggiunta di tre tipologie di elementi in vetro stratificato extrachiaro, fissati con giunzioni puntiformi (tipo rotulles), quali "cornici" superiore, mediante la realizzazione dei parapetti, inferiore, mediante l'aggiunta degli sbalzi, e laterale, mediante l'assemblaggio di pannelli aggettanti.
2005
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/570566
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