L'articolo esamina i principi della configurazione morfo-tipologica e sistemica mediante componenti prefabbricati a dotazione "impiantistica passiva" del complesso Debitel a Stoccarda, progettato dallo studio RKW (Rhode, Kellermann, Wawrosky + Partners). La poetica compositiva si delinea attraverso l'espressione "tipologico-strutturale" fondata sulla regolare articolazione formale e costruttiva degli elementi portanti, principali e secondari, sul disegno progettuale che esplicita "ordini" e "regole" architettoniche in conformità all'impiego di componenti e di sistemi tecnici evoluti, questi disposti secondo un metodo "cartesiano" e funzionale all'interno della combinazione di insieme: l'intelaiatura morfologica risulta rigorosa, un sapiente risultato dei dettami progettuali del Moderno, quale assunzione determinata dei criteri costitutivi dell'architettura contemporanea. L'edificio principale costituisce il "nucleo" del complesso Debitel, sovrastando la spazialità "microurbana" della "piazza" attorno a cui si pongono gli ulteriori corpi edilizi. L'elemento principale, costituito dalla torre, racchiude le valenze formali che generano la morfo-tipologia del complesso Debitel: Rhode, Kellermann e Wawrosky sanciscono con maestria, in accordo alla loro poetica finalizzata a enfatizzare le relazioni di "individuality and diversity", "inside and outside", le logiche connettive e relazionali, i rapporti dimensionali e geometrici tra parti d'opera e sezioni di diversa fisicità e funzione. La costituzione configurativa integra le sagome pronunciate dei parallelepipedi rivestiti (con lastre di pietra grigia) con la dotazione del "camino" di aerazione e dei moduli di involucro. Nello specifico, il sistema di facciata comporta il funzionamento "microclimatico" e passivo degli spazi interni attraverso le dotazioni delle chiusure verticali, precisate quale organismo "impiantistico" e "macchina-involucro" integrata alla composizione architettonica, a partire dal collegamento con la "torre-camino": attraverso questa avviene, per il contributo del flusso convettivo ascendente, l'aerazione naturale degli spazi interni con lo scambio dell'aria esterna (dall'intercapedine) e la fuoriuscita di quella interna, captata e condotta fino alla sommità della "torre".

L'"ordine" compositivo dell'architettura funzionale

NASTRI, MASSIMILIANO
2004-01-01

Abstract

L'articolo esamina i principi della configurazione morfo-tipologica e sistemica mediante componenti prefabbricati a dotazione "impiantistica passiva" del complesso Debitel a Stoccarda, progettato dallo studio RKW (Rhode, Kellermann, Wawrosky + Partners). La poetica compositiva si delinea attraverso l'espressione "tipologico-strutturale" fondata sulla regolare articolazione formale e costruttiva degli elementi portanti, principali e secondari, sul disegno progettuale che esplicita "ordini" e "regole" architettoniche in conformità all'impiego di componenti e di sistemi tecnici evoluti, questi disposti secondo un metodo "cartesiano" e funzionale all'interno della combinazione di insieme: l'intelaiatura morfologica risulta rigorosa, un sapiente risultato dei dettami progettuali del Moderno, quale assunzione determinata dei criteri costitutivi dell'architettura contemporanea. L'edificio principale costituisce il "nucleo" del complesso Debitel, sovrastando la spazialità "microurbana" della "piazza" attorno a cui si pongono gli ulteriori corpi edilizi. L'elemento principale, costituito dalla torre, racchiude le valenze formali che generano la morfo-tipologia del complesso Debitel: Rhode, Kellermann e Wawrosky sanciscono con maestria, in accordo alla loro poetica finalizzata a enfatizzare le relazioni di "individuality and diversity", "inside and outside", le logiche connettive e relazionali, i rapporti dimensionali e geometrici tra parti d'opera e sezioni di diversa fisicità e funzione. La costituzione configurativa integra le sagome pronunciate dei parallelepipedi rivestiti (con lastre di pietra grigia) con la dotazione del "camino" di aerazione e dei moduli di involucro. Nello specifico, il sistema di facciata comporta il funzionamento "microclimatico" e passivo degli spazi interni attraverso le dotazioni delle chiusure verticali, precisate quale organismo "impiantistico" e "macchina-involucro" integrata alla composizione architettonica, a partire dal collegamento con la "torre-camino": attraverso questa avviene, per il contributo del flusso convettivo ascendente, l'aerazione naturale degli spazi interni con lo scambio dell'aria esterna (dall'intercapedine) e la fuoriuscita di quella interna, captata e condotta fino alla sommità della "torre".
2004
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/570552
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