Nell’ambito del tema della valutazione del rischio sismico degli edifici monumentali in muratura, si presenta una ricerca incentrata sull’analisi dei meccanismi di collasso fuori-piano. Due differenti metodologie di analisi sono applicate e confrontate. Da un lato si effettua un’analisi dinamica non-lineare completa (NLD) adottando un modello specifico a elementi rigidi e molle (RBSM – Rigid Body and Spring Model) in cui la progressione del danneggiamento è determinata dal meccanismo flessionale fuori-piano ed il comportamento costitutivo ciclico del materiale è definito attraverso una descrizione fenomenologica che include la dissipazione plastica e il degrado dei parametri meccanici. Dall’altro, con lo stesso modello RSBM, si effettua un’analisi statica non-lineare pushover (NSP) valutando la curva forza generalizzata-spostamento e lo spostamento limite ultimo, poi comparati con la domanda sismica espressa in termini di coordinate spettrali. Come caso di studio viene considerata la chiesa del Rosario a Guastalla, danneggiata dal terremoto dell’Emilia Romagna nel 1987, adottando accelerogrammi di diverso potenziale distruttivo e valutando la loro correlazione con i parametri rappresentativi del danno. Le due metodologie messe a confronto hanno mostrato una buona corrispondenza per quanto riguarda la valutazione della risposta nelle zone a bassa e media sismicità, con una tendenza delle NSP a sovrastimare il danno, specialmente per i livelli maggiori di azione sismica.
Risposta sismica fuori del piano di facciate in muratura: confronto tra analisi dinamiche non-lineari e analisi pushover
CASOLO, SIRO;
2010-01-01
Abstract
Nell’ambito del tema della valutazione del rischio sismico degli edifici monumentali in muratura, si presenta una ricerca incentrata sull’analisi dei meccanismi di collasso fuori-piano. Due differenti metodologie di analisi sono applicate e confrontate. Da un lato si effettua un’analisi dinamica non-lineare completa (NLD) adottando un modello specifico a elementi rigidi e molle (RBSM – Rigid Body and Spring Model) in cui la progressione del danneggiamento è determinata dal meccanismo flessionale fuori-piano ed il comportamento costitutivo ciclico del materiale è definito attraverso una descrizione fenomenologica che include la dissipazione plastica e il degrado dei parametri meccanici. Dall’altro, con lo stesso modello RSBM, si effettua un’analisi statica non-lineare pushover (NSP) valutando la curva forza generalizzata-spostamento e lo spostamento limite ultimo, poi comparati con la domanda sismica espressa in termini di coordinate spettrali. Come caso di studio viene considerata la chiesa del Rosario a Guastalla, danneggiata dal terremoto dell’Emilia Romagna nel 1987, adottando accelerogrammi di diverso potenziale distruttivo e valutando la loro correlazione con i parametri rappresentativi del danno. Le due metodologie messe a confronto hanno mostrato una buona corrispondenza per quanto riguarda la valutazione della risposta nelle zone a bassa e media sismicità, con una tendenza delle NSP a sovrastimare il danno, specialmente per i livelli maggiori di azione sismica.File | Dimensione | Formato | |
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