L'articolo esamina l'applicazione tettonica e la razionalità espressiva nella tessitura in grès porcellanato di Villa Malta a Gragnano Trebbiense (Piacenza), progettata da TFB Associati. Il progetto si manifesta nella semplicità compositiva e nel rigore formale dell'architettura, articolata in corpi e intelaiature capaci di guidare l'orditura sistemica delle superfici dell'involucro. Il contributo culturale e sperimentale, collegato ai modi associativi tra l'espressione architettonica e lo studio produttivo, funzionale e applicativo della cortina, si delinea secondo un intervento esemplare nel connubio tra la progettazione morfo-tipologica e le istanze dell'inserimento ambientale; ancora, tra la concezione costruttiva e prestazionale di insieme, sostenuta dalle chiusure esterne, e la modulazione tridimensionale dei corpi edilizi. L'involucro costituisce la "pelle" che avvolge la modulazione morfologica ed esecutiva dell'edificio, comportandosi quale strumento per coordinare i raccordi e le connessioni tra i solidi e i setti verticali, pronunciati o inseriti nel telaio complessivo. Come assunto dalla poetica dei TFB Associati, l'espressività delle superfici assume un valore determinante, poiché la "pelle" dell'edificio comunica i canoni dell'architettura e le valenze associative con l'intorno: essa permette di cogliere i principi estetici valorizzandone la plasticità, mediante l'uso dello stesso materiale di cortina, e determina la funzionalità del manufatto nei confronti dei requisiti di protezione e di schermatura verso le sollecitazioni ambientali.

Ordinamento e plasticità della cortina superficiale

NASTRI, MASSIMILIANO
2007-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'applicazione tettonica e la razionalità espressiva nella tessitura in grès porcellanato di Villa Malta a Gragnano Trebbiense (Piacenza), progettata da TFB Associati. Il progetto si manifesta nella semplicità compositiva e nel rigore formale dell'architettura, articolata in corpi e intelaiature capaci di guidare l'orditura sistemica delle superfici dell'involucro. Il contributo culturale e sperimentale, collegato ai modi associativi tra l'espressione architettonica e lo studio produttivo, funzionale e applicativo della cortina, si delinea secondo un intervento esemplare nel connubio tra la progettazione morfo-tipologica e le istanze dell'inserimento ambientale; ancora, tra la concezione costruttiva e prestazionale di insieme, sostenuta dalle chiusure esterne, e la modulazione tridimensionale dei corpi edilizi. L'involucro costituisce la "pelle" che avvolge la modulazione morfologica ed esecutiva dell'edificio, comportandosi quale strumento per coordinare i raccordi e le connessioni tra i solidi e i setti verticali, pronunciati o inseriti nel telaio complessivo. Come assunto dalla poetica dei TFB Associati, l'espressività delle superfici assume un valore determinante, poiché la "pelle" dell'edificio comunica i canoni dell'architettura e le valenze associative con l'intorno: essa permette di cogliere i principi estetici valorizzandone la plasticità, mediante l'uso dello stesso materiale di cortina, e determina la funzionalità del manufatto nei confronti dei requisiti di protezione e di schermatura verso le sollecitazioni ambientali.
2007
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