L’attività di Piero Gazzola, Soprintendente ai Monumenti a Mantova nel secondo dopoguerra, si concretizza in una serie di interventi su edifici colpiti dai bombardamenti: la casa detta “Cervetta”, i ponti, le chiese di S. Francesco, dei Filippini e di S. Orsola. Se, in tale contesto, pare complessa la definizione di una strategia di tutela a livello urbano, è invece riscontrabile, nelle decisioni riguardanti i singoli edifici, un modus operandi in parte ancora legato a teorie e prassi antecedenti il dibattito post-bellico.
La politica di Gazzola a Mantova nel secondo dopoguerra: scelte operative e strategie di tutela
COFANI, MARCO;FRIGNANI, VERENA;LANDI, ANGELO GIUSEPPE
2009-01-01
Abstract
L’attività di Piero Gazzola, Soprintendente ai Monumenti a Mantova nel secondo dopoguerra, si concretizza in una serie di interventi su edifici colpiti dai bombardamenti: la casa detta “Cervetta”, i ponti, le chiese di S. Francesco, dei Filippini e di S. Orsola. Se, in tale contesto, pare complessa la definizione di una strategia di tutela a livello urbano, è invece riscontrabile, nelle decisioni riguardanti i singoli edifici, un modus operandi in parte ancora legato a teorie e prassi antecedenti il dibattito post-bellico.File in questo prodotto:
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