Compreso in un volume dedicato a Leopoldo Pollack e alla sua famiglia, il contributo ricostruisce l’attività di Giuseppe Pollack presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove ricoprì il ruolo di architetto “aggiunto” per circa quarant’anni. L’aspirazione a succedere al posto di architetto in capo già attribuito al padre Leopoldo, che aveva coadiuvato nel progetto per il completamento della facciata, era infatti andata delusa nel 1806, con la nomina di Giuseppe Zanoja e di Carlo Amati, e nel 1813, con quella di Pietro Pestagalli. La ricostruzione dell’attività professionale di Giuseppe – resa possibile grazie alla documentazione conservata presso l’archivio della Fabbrica e grazie a un inedito fondo di disegni – getta nuova luce su quelle che erano le mansioni dell’aggiunto, che non aveva compiti direttamente progettuali ma che garantiva il concreto avanzamento del cantiere: a lui spettavano infatti la redazione dei disegni esecutivi, il controllo e la direzione delle maestranze, la supervisione dei lavori e l’approvvigionamento dei materiali. Negli anni dell'operato di Giuseppe Pollack la cattedrale milanese vide il completamento della facciata, la realizzazione del “coperto” con il suo ricco apparato di guglie, archi rampanti, parapetti e falconature, la risistemazione dello scurolo di San Carlo e la sostituzione del pavimento in marmi policromi. Nuovi documenti rinvenuti presso gli archivi milanesi hanno infine permesso di ricostruire una proposta di Giuseppe Pollack per il Palazzo della Veneranda Fabbrica destinato a sorgere sull’area di Camposanto. Un progetto presentato in alternativa a quello di Pietro Pestagalli (che alla fine realizzerà l’opera), che restituisce a Giuseppe Pollack un ruolo da protagonista nel dibattito sul ridisegno di piazza del Duomo che vede impegnata la cultura architettonica milanese negli anni della Restaurazione.

L'attività di Giuseppe Pollack presso la Fabbrica del Duomo di Milano

D'AMIA, GIOVANNA
2009-01-01

Abstract

Compreso in un volume dedicato a Leopoldo Pollack e alla sua famiglia, il contributo ricostruisce l’attività di Giuseppe Pollack presso la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, dove ricoprì il ruolo di architetto “aggiunto” per circa quarant’anni. L’aspirazione a succedere al posto di architetto in capo già attribuito al padre Leopoldo, che aveva coadiuvato nel progetto per il completamento della facciata, era infatti andata delusa nel 1806, con la nomina di Giuseppe Zanoja e di Carlo Amati, e nel 1813, con quella di Pietro Pestagalli. La ricostruzione dell’attività professionale di Giuseppe – resa possibile grazie alla documentazione conservata presso l’archivio della Fabbrica e grazie a un inedito fondo di disegni – getta nuova luce su quelle che erano le mansioni dell’aggiunto, che non aveva compiti direttamente progettuali ma che garantiva il concreto avanzamento del cantiere: a lui spettavano infatti la redazione dei disegni esecutivi, il controllo e la direzione delle maestranze, la supervisione dei lavori e l’approvvigionamento dei materiali. Negli anni dell'operato di Giuseppe Pollack la cattedrale milanese vide il completamento della facciata, la realizzazione del “coperto” con il suo ricco apparato di guglie, archi rampanti, parapetti e falconature, la risistemazione dello scurolo di San Carlo e la sostituzione del pavimento in marmi policromi. Nuovi documenti rinvenuti presso gli archivi milanesi hanno infine permesso di ricostruire una proposta di Giuseppe Pollack per il Palazzo della Veneranda Fabbrica destinato a sorgere sull’area di Camposanto. Un progetto presentato in alternativa a quello di Pietro Pestagalli (che alla fine realizzerà l’opera), che restituisce a Giuseppe Pollack un ruolo da protagonista nel dibattito sul ridisegno di piazza del Duomo che vede impegnata la cultura architettonica milanese negli anni della Restaurazione.
2009
Leopoldo Pollack e la sua famiglia. Cantiere, formazione e professione tra Austria, Italia e Ungheria
9788890351020
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