Lo scritto, è parte del volume “Università e Territorio”, redatto in occasione del Decennale della Corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano e della relativa mostra -tenuta a Lecco nel febbraio 2009, presso i musei Civici di Villa Manzoni- entrambi completamente curati da Marco Muscogiuri e Piero Poggioli. Il testo in oggetto, ammettendo possibili accezioni del termine ambiente, riflette sulle implicazioni reciproche che questo può intrattenere con il fatto costruttivo, con l’architettura e con il territorio. La riflessione prende le mosse dalla conoscenza maturata in diversi anni di studio del contesto lecchese e dall’applicazione a questo di una serie di attività progettuali di ricerca, condotte, sia all’interno della didattica, che al di fuori di questa. La città di Lecco ed il suo territorio rappresentano un caso esemplare, dove l’ambiente naturale ed il paesaggio partecipano significativamente alla costituzione di una cultura locale, innescando una serie di implicazione significative nel disegno dell’architettura e della città. L’analisi dell’opera di artisti ed architetti, attivi nel territorio locale, avvalora tale tesi, facendo emergere i lineamenti di un luogo prepotentemente caratterizzato. Per un tipo di ricerca che mira a fare emergere le peculiarità di un territorio, per poi correggere quelle negative o interpretare al meglio quelle positive, attraverso azioni progettuali, il locus lecchese costituisce caso studio ottimale; campo di azione ideale per un’architettura che ambisce ad istituire con l’ambiente -in senso lato- le sinergie più solide e positive.
L’ambiente come materiale da costruzione
POGGIOLI, PIERO
2009-01-01
Abstract
Lo scritto, è parte del volume “Università e Territorio”, redatto in occasione del Decennale della Corso di Laurea di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano e della relativa mostra -tenuta a Lecco nel febbraio 2009, presso i musei Civici di Villa Manzoni- entrambi completamente curati da Marco Muscogiuri e Piero Poggioli. Il testo in oggetto, ammettendo possibili accezioni del termine ambiente, riflette sulle implicazioni reciproche che questo può intrattenere con il fatto costruttivo, con l’architettura e con il territorio. La riflessione prende le mosse dalla conoscenza maturata in diversi anni di studio del contesto lecchese e dall’applicazione a questo di una serie di attività progettuali di ricerca, condotte, sia all’interno della didattica, che al di fuori di questa. La città di Lecco ed il suo territorio rappresentano un caso esemplare, dove l’ambiente naturale ed il paesaggio partecipano significativamente alla costituzione di una cultura locale, innescando una serie di implicazione significative nel disegno dell’architettura e della città. L’analisi dell’opera di artisti ed architetti, attivi nel territorio locale, avvalora tale tesi, facendo emergere i lineamenti di un luogo prepotentemente caratterizzato. Per un tipo di ricerca che mira a fare emergere le peculiarità di un territorio, per poi correggere quelle negative o interpretare al meglio quelle positive, attraverso azioni progettuali, il locus lecchese costituisce caso studio ottimale; campo di azione ideale per un’architettura che ambisce ad istituire con l’ambiente -in senso lato- le sinergie più solide e positive.File | Dimensione | Formato | |
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