e scelte di progetto assumono le condizioni di contesto e rispondono alle problematiche descritte proponendo un organismo spaziale che , anzitutto , sia in grado di costituire un luogo caratterizzato da un’identità precisa e al tempo stesso interagire efficacemente con tutti gli spazi circostanti , rinnovandone il carattere . Il cuore dell’edificio è un grande spazio coperto , tra piazza Garibaldi ed il vicolo Teatro , che occupa il sedime dell’antico Teatro Sociale e che , di questo , vuole diventare memoria e trasfigurazione : come nella società ottocentesca il teatro non è solo il luogo della rappresentazione scenica , ma anche l’ambito privilegiato di “rappresentazione” della società e della vita stessa , così il nuovo “coperto” (grazie al recupero ed alla commistione delle diversificate tipologie dello spazio pubblico nella recente tradizione europea) vuole essere “luogo” della rappresentazione e dello svolgimento della vita collettiva di Treviglio , che estende e collega senza soluzione di continuità la Piazza Garibaldi con il vicolo Teatro e la Piazza Manara ; con la possibilità e la capacità intrinseca di ampliare le proprie relazioni e percorrenze effettive in tutte le direzioni dell’isolato più antico in cui (nel tempo e con l’iniziativa pubblica) sarà effettivamente possibile realizzare collegamenti pedonali . Sulla piazza coperta affacciano quattro piani di funzioni , dal primo interrato fino al terrazzo a giardino , che concentrano nel volume della piazza coperta la propria partecipazione alla vita della collettività . Gli elaborati di progetto indicano la possibile distribuzione planimetrica ai diversi livelli in base alle indicazioni oggi desumibili dal bando di concorso , ma lo schema di progetto consente la massima flessibilità anche in ordine a scelte diverse e/o a varianti che si rendessero necessarie nell’attuazione del programma Nello schema proposto al piano terra la piazza funge essenzialmente come luogo del passaggio , dell’accesso , della sosta libera . Tre funzioni ne costituiscono l’identità : da una parte il “caffè del teatro” dialoga con questa percorrenza e con la piazza Garibaldi , grazie anche all’emeroteca ed al suo rapporto diretto con la mediateca al piano superiore ; dall’altra la ludoteca ed il mercato coperto intrattengono con gli spazi aperti di piazza Garibaldi e la piazza coperta un rapporto vivo ed articolato durante l’intera giornata ; il vuoto della piazza sul piano interrato consente un rapporto diretto anche con la sala polivalente e gli spazi espositivi .L’atrio aperto che si sviluppa su tre piani fuori terra , serviti anche da scale meccanizzate oltre che dagli ascensori e dalle scale fisse , avvicina (anche in termini percettivi) le attività collocate al primo piano (mediateca e spazi di aggregazione oltre agli uffici pubblici) mentre il ristorante posto al secondo piano consente la visuale dall’alto (e dal giardino pensile) dell’intero sistema di spazi pubblici e dell’isolato centrale .

Riqualificazione edificio comunale ex Upim di Piazza Garibaldi a Treviglio

GIANNINI, ALESSANDRA;
2009-01-01

Abstract

e scelte di progetto assumono le condizioni di contesto e rispondono alle problematiche descritte proponendo un organismo spaziale che , anzitutto , sia in grado di costituire un luogo caratterizzato da un’identità precisa e al tempo stesso interagire efficacemente con tutti gli spazi circostanti , rinnovandone il carattere . Il cuore dell’edificio è un grande spazio coperto , tra piazza Garibaldi ed il vicolo Teatro , che occupa il sedime dell’antico Teatro Sociale e che , di questo , vuole diventare memoria e trasfigurazione : come nella società ottocentesca il teatro non è solo il luogo della rappresentazione scenica , ma anche l’ambito privilegiato di “rappresentazione” della società e della vita stessa , così il nuovo “coperto” (grazie al recupero ed alla commistione delle diversificate tipologie dello spazio pubblico nella recente tradizione europea) vuole essere “luogo” della rappresentazione e dello svolgimento della vita collettiva di Treviglio , che estende e collega senza soluzione di continuità la Piazza Garibaldi con il vicolo Teatro e la Piazza Manara ; con la possibilità e la capacità intrinseca di ampliare le proprie relazioni e percorrenze effettive in tutte le direzioni dell’isolato più antico in cui (nel tempo e con l’iniziativa pubblica) sarà effettivamente possibile realizzare collegamenti pedonali . Sulla piazza coperta affacciano quattro piani di funzioni , dal primo interrato fino al terrazzo a giardino , che concentrano nel volume della piazza coperta la propria partecipazione alla vita della collettività . Gli elaborati di progetto indicano la possibile distribuzione planimetrica ai diversi livelli in base alle indicazioni oggi desumibili dal bando di concorso , ma lo schema di progetto consente la massima flessibilità anche in ordine a scelte diverse e/o a varianti che si rendessero necessarie nell’attuazione del programma Nello schema proposto al piano terra la piazza funge essenzialmente come luogo del passaggio , dell’accesso , della sosta libera . Tre funzioni ne costituiscono l’identità : da una parte il “caffè del teatro” dialoga con questa percorrenza e con la piazza Garibaldi , grazie anche all’emeroteca ed al suo rapporto diretto con la mediateca al piano superiore ; dall’altra la ludoteca ed il mercato coperto intrattengono con gli spazi aperti di piazza Garibaldi e la piazza coperta un rapporto vivo ed articolato durante l’intera giornata ; il vuoto della piazza sul piano interrato consente un rapporto diretto anche con la sala polivalente e gli spazi espositivi .L’atrio aperto che si sviluppa su tre piani fuori terra , serviti anche da scale meccanizzate oltre che dagli ascensori e dalle scale fisse , avvicina (anche in termini percettivi) le attività collocate al primo piano (mediateca e spazi di aggregazione oltre agli uffici pubblici) mentre il ristorante posto al secondo piano consente la visuale dall’alto (e dal giardino pensile) dell’intero sistema di spazi pubblici e dell’isolato centrale .
2009
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