Il temine ichos in greco antico significa traccia, impronta. Il temine in senso progettuale identifica l’intenzione del progetto di mantenere le tracce del passato allo stesso tempo creando una nuova impronta nel presente. Impronta significa anche segno nel cammino e il progetto allo stesso modo si pone in una più ampia relazione con il castello Aragonese, con i suoi percorsi e la sua vegetazione. L’edifico oggi si trova all’interno di un sistema di attraversamenti e di passeggiate presenti nel sistema degli spazi aperti del castello all’interno della ricca vegetazione, dei giardini e dei frutteti. La cattedrale si propone come belvedere di questo sistema di percorsi, un vero palcoscenico sul paesaggio. Attraverso un progetto che garantisce la permanenze delle specie vegetali il giardino storico viene tramandato, e nuovi elementi vengono aggiunti alla tradizione con un rispettoso trattamento dei materiali vegetali autoctoni. Il Giardino è intesto come materiale “vivente” della cultura del luogo, è pensabile ipotizzare la visone di un archivio del paesaggio.Enjambement “….
 Ma sedendo e mirando, interminati
 spazi di là da quella, e sovrumani
 silenzi, e profondissima quïete
 io nel pensier mi fingo, ove per poco
 il cor non si spaura. ...” L’ infinito di Giacomo Leopardi La figura retorica dell’ enjambement dal francese enjamber, “oltrepassare” avviene quando la fine di un verso non coincide con la fine della frase che continua nel verso seguente. I poeti moderni spezzando questa coincidenza danno maggiore rilievo ai singoli elementi creando un ritmo fluido ed inteso. Il progetto come in un enjambemet sceglie di accostare alle preesistenze materiali e forme diverse, come in una sovrapposizione di strati. Gli elementi del progetto architettonico si oltrepassano e si stratificano, dando risalto ai singoli elementi della composizione e sottolineando le stratificazioni temporali e le sovrapposizioni stilistiche in un susseguirsi armonico ma allo stesso tempo vario. Cosi’ la prima suggestione viene dal corallo nero, caratteristico di Ischia, che ricopre la struttura, ma non la struttura come appare oggi, ovvero la rovina, ma la struttura come era un tempo e svela così gli elementi mancanti sottolineando il negativo delle forme. Così la mancanza evoca la forza dell’assenza e sottolinea e rinvigorisce la suggestività del rudere. La scelta nella conservazione prevede di non alterare il carattere del manufatto storico ma di consolidarlo e preservarlo accostandolo a nuovi elementi architettonici dalle forme e dai materiali contemporanei. La cupola in Corian trasparente sposa la scelta di un materiale inusuale alla classica forma della cupola, scavata come una impronta nella struttura.

Ichos, riconfigurazione spaziale della cattedrale del castello aragonese.

GIANNINI, ALESSANDRA;
2009-01-01

Abstract

Il temine ichos in greco antico significa traccia, impronta. Il temine in senso progettuale identifica l’intenzione del progetto di mantenere le tracce del passato allo stesso tempo creando una nuova impronta nel presente. Impronta significa anche segno nel cammino e il progetto allo stesso modo si pone in una più ampia relazione con il castello Aragonese, con i suoi percorsi e la sua vegetazione. L’edifico oggi si trova all’interno di un sistema di attraversamenti e di passeggiate presenti nel sistema degli spazi aperti del castello all’interno della ricca vegetazione, dei giardini e dei frutteti. La cattedrale si propone come belvedere di questo sistema di percorsi, un vero palcoscenico sul paesaggio. Attraverso un progetto che garantisce la permanenze delle specie vegetali il giardino storico viene tramandato, e nuovi elementi vengono aggiunti alla tradizione con un rispettoso trattamento dei materiali vegetali autoctoni. Il Giardino è intesto come materiale “vivente” della cultura del luogo, è pensabile ipotizzare la visone di un archivio del paesaggio.Enjambement “….
 Ma sedendo e mirando, interminati
 spazi di là da quella, e sovrumani
 silenzi, e profondissima quïete
 io nel pensier mi fingo, ove per poco
 il cor non si spaura. ...” L’ infinito di Giacomo Leopardi La figura retorica dell’ enjambement dal francese enjamber, “oltrepassare” avviene quando la fine di un verso non coincide con la fine della frase che continua nel verso seguente. I poeti moderni spezzando questa coincidenza danno maggiore rilievo ai singoli elementi creando un ritmo fluido ed inteso. Il progetto come in un enjambemet sceglie di accostare alle preesistenze materiali e forme diverse, come in una sovrapposizione di strati. Gli elementi del progetto architettonico si oltrepassano e si stratificano, dando risalto ai singoli elementi della composizione e sottolineando le stratificazioni temporali e le sovrapposizioni stilistiche in un susseguirsi armonico ma allo stesso tempo vario. Cosi’ la prima suggestione viene dal corallo nero, caratteristico di Ischia, che ricopre la struttura, ma non la struttura come appare oggi, ovvero la rovina, ma la struttura come era un tempo e svela così gli elementi mancanti sottolineando il negativo delle forme. Così la mancanza evoca la forza dell’assenza e sottolinea e rinvigorisce la suggestività del rudere. La scelta nella conservazione prevede di non alterare il carattere del manufatto storico ma di consolidarlo e preservarlo accostandolo a nuovi elementi architettonici dalle forme e dai materiali contemporanei. La cupola in Corian trasparente sposa la scelta di un materiale inusuale alla classica forma della cupola, scavata come una impronta nella struttura.
2009
enjambement; restauro; giardino storico; rovine; memoria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/566698
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