In prospettiva alterata: dalla rappresentazione degli oggetti allospazio percepito

L'articolo considera le modificazioni intervenute sull'uso del disegno presso gli studenti della facoltà di architettura e, ne delinea le possibili ragioni. Il tema è affrontato partendo da un indagine relativa ai meccanismi mediante i quali sia possibile descrivere e documentare i processi di cognizione e controllo dello spazio attraverso le tecniche di rappresentazione e, può rivelarsi proficuo anche per un diverso approccio alla didattica del disegno. In quanto se fosse dimostrato che sono venuti a mancare dei canoni univoci d’interpretazione dei valori spaziali, è lecito supporre che anche le modalità mediante le quali siamo soliti descrivere forme e oggetti nello spazio fisico, possano richiedere nuove forme di mediazione dei contenuti propri della tradizione. La specificità del tema apre dunque a questioni cognitive e ad un’accurata ricognizione della tradizione espressa dal patrimonio iconico. Ovvero quell’insieme d’immagini attraverso le quali, in genere, lo spazio è interpretato e categorizzato.