Requisiti energetico-ambientali delle costruzioni tessili

Se sulla funzione strutturale delle membrane ormai tutto è noto, anche in modo puntuale e attendibile, grazie al continuo progresso della conoscenza in ambito strutturale e agli sviluppi delle tecnologie di produzione dei materiali, per quanto riguarda, invece, la funzione di chiusura, e quindi di utilizzo come involucro edilizio, il campo di studio sembra essere ancora poco indagato, soprattutto in relazione alle prestazioni energetico-ambientali. Alla luce di questa considerazione, obiettivo di questo testo è fornire delle indicazioni su alcune caratteristiche delle membrane, facendo riferimento a due ambiti specifici: benessere e salvaguardia ambientale. Tale ambiti sono estrapolati dalla norma UNI 8289:1981 che fornisce la classificazione delle esigenze degli utenti di un sistema edilizio, individuando delle classi di esigenze, sette in tutto, “viste come esplicitazione di bisogni dell’utenza finale, tenuto conto dei vincoli che l’ambiente naturale pone all’ambiente costruito”. Trasposizione a livello tecnico delle esigenze sono i requisiti, di cui la norma UNI 8290-2:1983 fornisce un elenco così come la norma ISO 6241:1984. I requisiti appartenenti alla classe di esigenza “Benessere” sono analizzati puntualmente. Per quanto riguarda, invece, la classe “Salvaguardia ambientale”, i primi sette requisiti sono stati accorpati per essere considerati come un unico requisito di più ampio respiro, ovvero il risparmio energetico, a cui vengono rivolte alcune considerazioni. L’intento è di proporre delle riflessioni su due aspetti su cui si sta concentrando l’attenzione dell’attuale dibattito scientifico-culturale a livello mondiale, cioè il risparmio energetico e il risparmio di risorse naturali, quest’ultimo tema specificato dal requisito “Recuperabilità”.