L'articolo esamina la "memoria" e l'innovazione esecutiva, le proprietà semantiche e le regole combinatorie del sistema di rivestimento in pietra applicato all'Hotel Maritim a Berlino, progettato da Jan Kleihues. Lo studio dell'involucro è assunto rispetto al contributo offerto dal rapporto tra la tradizione costruttiva e i processi di innovazione espressiva e tecnologica. Le proprietà semantiche del rivestimento in pietra, unite alle modalità di analisi formale e connettiva, sono indagate secondo l'apporto funzionale ai criteri di sedimentazione, di permanenza e di sviluppo della cultura produttiva ed esecutiva, rilevando i contenuti di razionalità critica che possono essere correlati alla attuale elaborazione dei sistemi di facciata. Lo studio sull'involucro sostenuto da Kleihues è teso a formulare le regole combinatorie per legittimare la logica intrinseca dell'espressione estetica e materiale. Il disegno delle superfici e l'utilizzo degli elementi di rivestimento supporta la relativa autonomia dell'architettura e dell'involucro: questo, in modo sia da trascendere le istituzioni normative dei paradigmi razionali (dove le parti esterne sono ideate e applicate secondo i criteri della tecnica e della produzione attuale), sia da ricorrere ai riferimenti dell'architettura "analogica", secondo i linguaggi e le possibilità "spontanee" della realtà locale. L'approccio analogico definito dalle cortine esterne è quindi strumentale nel correlare "memoria" e "innovazione", mediante la comprensione di forme di sviluppo limitate, dove la "massività" lapidea del rivestimento accentua l'obiettivo dell'intervento "auto-contenuto" per l'Hotel Maritim. Ancora, le cortine esterne in pietra illustrano il principio evocativo dell'intero complesso, configurano il modello implicito dell'elemento ripetitivo e generano l'involucro quale mezzo di scoperta del "genius loci". L'involucro lapideo, comunque, esclude la manifestazione aulica di cortina accessoria o decorativa, concentrando i motivi della costituzione tettonica ed evoluta nel rispetto delle modalità produttive e costruttive.

La poetica dell'involucro lapideo

NASTRI, MASSIMILIANO
2006-01-01

Abstract

L'articolo esamina la "memoria" e l'innovazione esecutiva, le proprietà semantiche e le regole combinatorie del sistema di rivestimento in pietra applicato all'Hotel Maritim a Berlino, progettato da Jan Kleihues. Lo studio dell'involucro è assunto rispetto al contributo offerto dal rapporto tra la tradizione costruttiva e i processi di innovazione espressiva e tecnologica. Le proprietà semantiche del rivestimento in pietra, unite alle modalità di analisi formale e connettiva, sono indagate secondo l'apporto funzionale ai criteri di sedimentazione, di permanenza e di sviluppo della cultura produttiva ed esecutiva, rilevando i contenuti di razionalità critica che possono essere correlati alla attuale elaborazione dei sistemi di facciata. Lo studio sull'involucro sostenuto da Kleihues è teso a formulare le regole combinatorie per legittimare la logica intrinseca dell'espressione estetica e materiale. Il disegno delle superfici e l'utilizzo degli elementi di rivestimento supporta la relativa autonomia dell'architettura e dell'involucro: questo, in modo sia da trascendere le istituzioni normative dei paradigmi razionali (dove le parti esterne sono ideate e applicate secondo i criteri della tecnica e della produzione attuale), sia da ricorrere ai riferimenti dell'architettura "analogica", secondo i linguaggi e le possibilità "spontanee" della realtà locale. L'approccio analogico definito dalle cortine esterne è quindi strumentale nel correlare "memoria" e "innovazione", mediante la comprensione di forme di sviluppo limitate, dove la "massività" lapidea del rivestimento accentua l'obiettivo dell'intervento "auto-contenuto" per l'Hotel Maritim. Ancora, le cortine esterne in pietra illustrano il principio evocativo dell'intero complesso, configurano il modello implicito dell'elemento ripetitivo e generano l'involucro quale mezzo di scoperta del "genius loci". L'involucro lapideo, comunque, esclude la manifestazione aulica di cortina accessoria o decorativa, concentrando i motivi della costituzione tettonica ed evoluta nel rispetto delle modalità produttive e costruttive.
2006
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