L'articolo esamina la proiezione interattiva e il dinamismo percettivo dei sistemi di chiusura applicati al World Trade Center di Dogana (Repubblica di San Marino), progettato da Norman Foster and Partners. La concezione compositiva e l'elaborazione dei sistemi di involucro si propongono secondo i principi della permeabilità funzionale e percettiva, nella definizione di un luogo di "interscambio", di "filtro" e di attraversamento integrato sia al contesto, sia alle destinazioni d'uso correlate con l'ambito territoriale posto al confine con l'Italia. Il centro polifunzionale progettato da Norman Foster and Partners (con la sua combinazione di uffici, appartamenti, locali commerciali e aree di ricreazione) si afferma nella risoluzione dell'assetto urbanistico e infrastrutturale, nella qualificazione ambientale (anche dell'area edificata, precedentemente in stato di dismissione) mediante l'inserimento di dotazioni e servizi attrattivi: come sostiene Foster, il World Trade Center assume gli obiettivi dell'"urban regeneration" e della realizzazione di un nuovo ambiente pubblico (quale "spazio dove tutto possa coabitare con naturalezza"), attraverso l'innesto di un complesso (consono ai caratteri "iconici" della modernità) capace di porsi in forma interattiva e relazionale. Il carattere flessibile dei corpi architettonici consegue all'impostazione strutturale, risolta dall'apparato composto sia dai pilastri e dai nuclei irrigidenti, sia dalle membrature piane in c. a. gettato in opera (quali solai ed elementi a sbalzo costituenti le terrazze). In particolare, i sistemi portanti delle strutture orizzontali (armate con cavi post-tesi) permettono l'esecuzione di ampie luci e delle terrazze a sbalzo continue al perimetro, delineando l'espressione aperta e proiettiva verso l'esterno. A livello produttivo ed esecutivo, la facciata principale del Centro Direzionale è costituita dalle unità alternate, fisse e scorrevoli, poste all'interno delle sezioni modulari inserite negli apparati strutturali orizzontali.

Urban regeneration ai confini della Repubblica

NASTRI, MASSIMILIANO
2007-01-01

Abstract

L'articolo esamina la proiezione interattiva e il dinamismo percettivo dei sistemi di chiusura applicati al World Trade Center di Dogana (Repubblica di San Marino), progettato da Norman Foster and Partners. La concezione compositiva e l'elaborazione dei sistemi di involucro si propongono secondo i principi della permeabilità funzionale e percettiva, nella definizione di un luogo di "interscambio", di "filtro" e di attraversamento integrato sia al contesto, sia alle destinazioni d'uso correlate con l'ambito territoriale posto al confine con l'Italia. Il centro polifunzionale progettato da Norman Foster and Partners (con la sua combinazione di uffici, appartamenti, locali commerciali e aree di ricreazione) si afferma nella risoluzione dell'assetto urbanistico e infrastrutturale, nella qualificazione ambientale (anche dell'area edificata, precedentemente in stato di dismissione) mediante l'inserimento di dotazioni e servizi attrattivi: come sostiene Foster, il World Trade Center assume gli obiettivi dell'"urban regeneration" e della realizzazione di un nuovo ambiente pubblico (quale "spazio dove tutto possa coabitare con naturalezza"), attraverso l'innesto di un complesso (consono ai caratteri "iconici" della modernità) capace di porsi in forma interattiva e relazionale. Il carattere flessibile dei corpi architettonici consegue all'impostazione strutturale, risolta dall'apparato composto sia dai pilastri e dai nuclei irrigidenti, sia dalle membrature piane in c. a. gettato in opera (quali solai ed elementi a sbalzo costituenti le terrazze). In particolare, i sistemi portanti delle strutture orizzontali (armate con cavi post-tesi) permettono l'esecuzione di ampie luci e delle terrazze a sbalzo continue al perimetro, delineando l'espressione aperta e proiettiva verso l'esterno. A livello produttivo ed esecutivo, la facciata principale del Centro Direzionale è costituita dalle unità alternate, fisse e scorrevoli, poste all'interno delle sezioni modulari inserite negli apparati strutturali orizzontali.
2007
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