L'articolo esamina le "performance" connettive, spaziali e sensoriali dei "diaframmi" in rame applicati al De Young Memorial Museum di San Francisco, progettato da Jacques Herzog & Pierre de Meuron. La trattazione indaga la corporeità e la materialità dell'involucro, assunte nella "perdita" della loro consistenza, proposte in modo diafano e quali strumenti di "disvelamento", di rivelazione della permeabilità, sia funzionale sia percettiva: e, nella immagine complessiva del nuovo De Young Memorial Museum, l'involucro è deformato e decomposto in una articolazione aleatoria, quasi sospesa in un equilibrio temporale rispetto all'apertura ambientale e alla proiezione verso i percorsi museali. Le lastre perforate in rame che avvolgono il corpo architettonico provvedono al processo di connessione-transizione tra la densità costruita e gli spazi esterni, secondo attraversamenti tra stati stratificati di "materia alternata": inoltre, la tipologia di elementi in esame legittima la riscoperta dei materiali tradizionali metallici, con richiami e "allusioni" alla fisicità propria e "sensoriale" delle loro superfici e trattamenti, alle gradazioni, vibrazioni e modulazioni sul piano di facciata, in accordo alle modalità di ibridazione morfologica, produttiva ed esecutiva.
Involucro deformato in materia alternata
NASTRI, MASSIMILIANO
2007-01-01
Abstract
L'articolo esamina le "performance" connettive, spaziali e sensoriali dei "diaframmi" in rame applicati al De Young Memorial Museum di San Francisco, progettato da Jacques Herzog & Pierre de Meuron. La trattazione indaga la corporeità e la materialità dell'involucro, assunte nella "perdita" della loro consistenza, proposte in modo diafano e quali strumenti di "disvelamento", di rivelazione della permeabilità, sia funzionale sia percettiva: e, nella immagine complessiva del nuovo De Young Memorial Museum, l'involucro è deformato e decomposto in una articolazione aleatoria, quasi sospesa in un equilibrio temporale rispetto all'apertura ambientale e alla proiezione verso i percorsi museali. Le lastre perforate in rame che avvolgono il corpo architettonico provvedono al processo di connessione-transizione tra la densità costruita e gli spazi esterni, secondo attraversamenti tra stati stratificati di "materia alternata": inoltre, la tipologia di elementi in esame legittima la riscoperta dei materiali tradizionali metallici, con richiami e "allusioni" alla fisicità propria e "sensoriale" delle loro superfici e trattamenti, alle gradazioni, vibrazioni e modulazioni sul piano di facciata, in accordo alle modalità di ibridazione morfologica, produttiva ed esecutiva.File | Dimensione | Formato | |
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