L'articolo esamina l'eterogeneità compositiva, dissociata e combinata compiuta dall'Atelier Jean Nouvel per il progetto del Musée du Quai Branly a Parigi. Si analizza la composizione morfo-tipologica di insieme, eseguita in quattro corpi edilizi che, a livello funzionale, oltre ai luoghi espositivi, comprendono una mediateca, sale di lettura, laboratori di ricerca, un teatro all'aperto e un ristorante panoramico sulla terrazza. Mediante il percorso all'interno del giardino, la disposizione conduce al volume principale, una lunga passerella sostenuta dai "totem" strutturali asimmetrici e di diverso diametro. L'ensemble, con i tre corpi edilizi che accolgono gli uffici amministrativi, lo shop e la biblioteca, si accorpa all'esistente, mentre il volume curvo e carenato offre le superfici espositive per le collezioni stabili collegate, al piano terra, dallo sviluppo della rampa a spirale. L'esecuzione, sia dell'apparato portante principale, sia dei sistemi di facciata, interfaccia i caratteri e le accezioni tettoniche del calcestruzzo, dell'acciaio, del legno e del vetro, nei modi contrassegnati da una varietà di tipologie funzionali che raccordano reticoli metallici, lamelle frangisole, fino alla piantumazione di una parete perimetrale. Allora, la delimitazione prospettica sfida i tipi occidentali, e la variazione delle tecniche si dispiega fino allo smarrimento di un ordine e di una logica aggregativa: le connessioni frontali appaiono disomogenee, equilibrate esclusivamente dalla tematica organica e dal proseguimento delle sollecitazioni naturali date dai materiali impiegati in superficie.

Eterogeneità degli ordini aggregativi

NASTRI, MASSIMILIANO
2009-01-01

Abstract

L'articolo esamina l'eterogeneità compositiva, dissociata e combinata compiuta dall'Atelier Jean Nouvel per il progetto del Musée du Quai Branly a Parigi. Si analizza la composizione morfo-tipologica di insieme, eseguita in quattro corpi edilizi che, a livello funzionale, oltre ai luoghi espositivi, comprendono una mediateca, sale di lettura, laboratori di ricerca, un teatro all'aperto e un ristorante panoramico sulla terrazza. Mediante il percorso all'interno del giardino, la disposizione conduce al volume principale, una lunga passerella sostenuta dai "totem" strutturali asimmetrici e di diverso diametro. L'ensemble, con i tre corpi edilizi che accolgono gli uffici amministrativi, lo shop e la biblioteca, si accorpa all'esistente, mentre il volume curvo e carenato offre le superfici espositive per le collezioni stabili collegate, al piano terra, dallo sviluppo della rampa a spirale. L'esecuzione, sia dell'apparato portante principale, sia dei sistemi di facciata, interfaccia i caratteri e le accezioni tettoniche del calcestruzzo, dell'acciaio, del legno e del vetro, nei modi contrassegnati da una varietà di tipologie funzionali che raccordano reticoli metallici, lamelle frangisole, fino alla piantumazione di una parete perimetrale. Allora, la delimitazione prospettica sfida i tipi occidentali, e la variazione delle tecniche si dispiega fino allo smarrimento di un ordine e di una logica aggregativa: le connessioni frontali appaiono disomogenee, equilibrate esclusivamente dalla tematica organica e dal proseguimento delle sollecitazioni naturali date dai materiali impiegati in superficie.
2009
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