Libero Cecchini. Un caleidoscopio dell’architettura

Il testo rpesenta la figura professionale dell'architetto veronese Libero Cecchini e il suo metodo di lavoro, fondato su un rapporto intenso con la realtà della materia, la realtà della città e il realismo dei problemi di architettura e di urbanistica. Libero Cecchini è infatti un architetto di vecchia generazione, di quelli che, prima di ‘fare’ si interrogano su che cosa stanno facendo, sul perché e sulle ricadute sulla città e sulle persone; che prima di fare architettura la pensano, la immaginano e la sentono, ci ‘abitano’ dentro con l’immaginario, prima ancora di sperimentarla fisicamente; che partono dal presupposto che lo spazio e la materia sono prima di tutto valori concettuali, le cui reciproche relazioni (sempre messe in discussione come accade per tutti i buoni progettisti), danno esiti di valore morale prima che estetico. La bellezza delle loro architetture scaturisce da questo rigore e amore per la materia e per lo spazio e tale bellezza si genera nella reciprocità delle loro interazioni: nello spazio, di cui il materiale è componente, e nell’oggetto, di cui il materiale è essenza.