I rivelatori di CR39 sono usati diffusamente per misure di concentrazione di Radon. La tipica procedura di laboratorio di un servizio di dosimetria prevede che i rivelatori siano tarati in camera Radon, in un’atmosfera a concentrazione di Radon controllata, e che questa taratura sia utilizzata per i dosimetri utilizzati sul campo, che vengono esposti in condizioni di temperatura non controllate per periodi che possono superare i sei mesi. Lo scopo del presente lavoro è verificare se la taratura sia effettivamente rappresentativa della misura in campo, valutando il peso degli effetti di ageing e fading sulla sensibilità dei rivelatori. Gruppi di dosimetri sono stati esposti sotto diverse condizioni e conservati per periodi variabili fino a 12 mesi. Si è trovato che questi effetti possono portare ad una sottostima di oltre il 40% della concentrazione misurata, e che questa diminuzione di sensibilità può essere imputata ad una diminuzione della velocità di attacco entro traccia Vt. In questo lavoro sono stati testati rivelatori tipo TASTRAK e utilizzati due sistemi di lettura, TASL e POLITRACK, i cui software includono delle routine di compensazione per gli effetti di invecchiamento, e ne sono state valutate le prestazioni.

EFFETTI DI FADING ED AGEING SUI RIVELATORI DI CR39 PER LAMISURA DI RADON

CARESANA, MARCO;FERRARINI, MICHELE;GARLATI, LUISELLA;
2009-01-01

Abstract

I rivelatori di CR39 sono usati diffusamente per misure di concentrazione di Radon. La tipica procedura di laboratorio di un servizio di dosimetria prevede che i rivelatori siano tarati in camera Radon, in un’atmosfera a concentrazione di Radon controllata, e che questa taratura sia utilizzata per i dosimetri utilizzati sul campo, che vengono esposti in condizioni di temperatura non controllate per periodi che possono superare i sei mesi. Lo scopo del presente lavoro è verificare se la taratura sia effettivamente rappresentativa della misura in campo, valutando il peso degli effetti di ageing e fading sulla sensibilità dei rivelatori. Gruppi di dosimetri sono stati esposti sotto diverse condizioni e conservati per periodi variabili fino a 12 mesi. Si è trovato che questi effetti possono portare ad una sottostima di oltre il 40% della concentrazione misurata, e che questa diminuzione di sensibilità può essere imputata ad una diminuzione della velocità di attacco entro traccia Vt. In questo lavoro sono stati testati rivelatori tipo TASTRAK e utilizzati due sistemi di lettura, TASL e POLITRACK, i cui software includono delle routine di compensazione per gli effetti di invecchiamento, e ne sono state valutate le prestazioni.
2009
9788888648101
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