Le considerazioni teoriche, le tecnologie e i progetti elaborati e descritti in questo libro affrontano il tema della configurazione di un abitare particolarmente delicato e fragile – quello rivolto alle situazioni di emergenza – ma guardano al contempo a modalità residenziali ugualmente orientate a cogliere i vantaggi di soluzioni costruttive flessibili e temporanee, per rispondere alle novità delle istanze del mondo in cui viviamo, che accoglie sempre più spesso tali caratterizzazioni come precipue del progetto contemporaneo. La rassegna dei sistemi abitativi presentata in questo volume, non solo basati sul container, ma anche su sistemi aperti e leggeri in acciaio, in legno, o misti, conferma quanto lavoro sia già stato fatto intorno al progetto specifico dell’abitare per l’emergenza. Ma la realtà italiana dimostra invece quanto questo approfondimento progettuale e propositivo abbia scarsamente scalfito le modalità di intervento delle istituzioni preposte. Tale scollamento trova giustificazione da un lato nella necessità di disporre fin da subito di un parco di attrezzature affidabili; dall’altro nella gestione tipica della produzione di tecniche e di servizi, che non può attivarsi solo nella situazione di emergenza, ma che è costretto a mantenere orizzonti di produttività e di applicazione costanti. La ricerca di tecniche e di materiali si amplia proprio in questa direzione, trovando nella produzione di sistemi costruttivi facilmente smontabili e adattabili inaspettate opportunità non solo per migliorare la qualità dell’offerta nei casi critici, ma anche per corrispondere ai nuovi paradigmi di un’architettura sostenibile, meno radicata sul territorio, più facilmente fruibile dai nuovi flussi e dalle nuove funzioni. L’ampliamento e il riposizionamento del tema dell’edilizia per l’emergenza hanno imposto un radicale mutamento del quadro esigenziale con il quale il progetto è chiamato a confrontarsi: alla precisazione dei requisiti fondamentali riconducibili alla specificità della situazione di emergenza è stata affiancata la definizione dei requisiti accessori, riconducibili al miglioramento delle condizioni di comfort richieste dalle prolungate durate e dalle differenti declinazioni che assume la temporaneità abitativa. Assumendo questo nuovo quadro come punto di partenza, il testo propone infine un percorso progettuale con intenzione aperta, non auto-referenziale, orientato a corrispondere a una molteplicità di occasioni architettoniche che hanno nella temporaneità abitativa il denominatore comune, ma che innanzitutto prova a liberare l’abitazione per l’emergenza da schemi e regole precostituiti, rivitalizzandola con proposte tecniche e metodologiche, in grado di stimolare incontri progettuali su piani di esperienze inattese, accordi con tipologie costruttive finora inesplorate, possibilità di incremento tecnologico non rivolto alla mera affermazione di una tecnica o di una particolare espressività linguistica, ma all’effettivo miglioramento degli spazi e della qualità della vita.

Progettare oltre l'emergenza. Spazi e tecniche per l'abitare temporaneo

BERTOLDINI, MARISA;CAMPIOLI, ANDREA;LAVAGNA, MONICA;ZANELLI, ALESSANDRA
2009-01-01

Abstract

Le considerazioni teoriche, le tecnologie e i progetti elaborati e descritti in questo libro affrontano il tema della configurazione di un abitare particolarmente delicato e fragile – quello rivolto alle situazioni di emergenza – ma guardano al contempo a modalità residenziali ugualmente orientate a cogliere i vantaggi di soluzioni costruttive flessibili e temporanee, per rispondere alle novità delle istanze del mondo in cui viviamo, che accoglie sempre più spesso tali caratterizzazioni come precipue del progetto contemporaneo. La rassegna dei sistemi abitativi presentata in questo volume, non solo basati sul container, ma anche su sistemi aperti e leggeri in acciaio, in legno, o misti, conferma quanto lavoro sia già stato fatto intorno al progetto specifico dell’abitare per l’emergenza. Ma la realtà italiana dimostra invece quanto questo approfondimento progettuale e propositivo abbia scarsamente scalfito le modalità di intervento delle istituzioni preposte. Tale scollamento trova giustificazione da un lato nella necessità di disporre fin da subito di un parco di attrezzature affidabili; dall’altro nella gestione tipica della produzione di tecniche e di servizi, che non può attivarsi solo nella situazione di emergenza, ma che è costretto a mantenere orizzonti di produttività e di applicazione costanti. La ricerca di tecniche e di materiali si amplia proprio in questa direzione, trovando nella produzione di sistemi costruttivi facilmente smontabili e adattabili inaspettate opportunità non solo per migliorare la qualità dell’offerta nei casi critici, ma anche per corrispondere ai nuovi paradigmi di un’architettura sostenibile, meno radicata sul territorio, più facilmente fruibile dai nuovi flussi e dalle nuove funzioni. L’ampliamento e il riposizionamento del tema dell’edilizia per l’emergenza hanno imposto un radicale mutamento del quadro esigenziale con il quale il progetto è chiamato a confrontarsi: alla precisazione dei requisiti fondamentali riconducibili alla specificità della situazione di emergenza è stata affiancata la definizione dei requisiti accessori, riconducibili al miglioramento delle condizioni di comfort richieste dalle prolungate durate e dalle differenti declinazioni che assume la temporaneità abitativa. Assumendo questo nuovo quadro come punto di partenza, il testo propone infine un percorso progettuale con intenzione aperta, non auto-referenziale, orientato a corrispondere a una molteplicità di occasioni architettoniche che hanno nella temporaneità abitativa il denominatore comune, ma che innanzitutto prova a liberare l’abitazione per l’emergenza da schemi e regole precostituiti, rivitalizzandola con proposte tecniche e metodologiche, in grado di stimolare incontri progettuali su piani di esperienze inattese, accordi con tipologie costruttive finora inesplorate, possibilità di incremento tecnologico non rivolto alla mera affermazione di una tecnica o di una particolare espressività linguistica, ma all’effettivo miglioramento degli spazi e della qualità della vita.
2009
Il Sole24 Ore
9788832474046
Emergenza; Temporaneità; Containers; Sistemi costruttivi leggeri; Residenza
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