L'edificio di cui trattasi sorge su una collina dell'Oltrepò Pavese. Le origini sono antiche (romane e medioevali) e la destinazione prevalente nel tempo è stata quella conventuale che caratterizza la sua configurazione architettonica attuale, edificata tra il XVII° e il XVIII° secolo. Un lato di questo edificio ha subito importanti cedimenti dovuti a cause geotecniche, che hanno compromesso anche le sovrastrutture. Un primo intervento eseguito alcuni decenni fa con un diaframma di micopali, non aveva arrestato il fenomeno. Sono stati incaricati successivamente per gli interventi gli autori del presente testo. E' stato seguito per due anni un monitoraggio dei cedimenti e delle fessurazioni, che sono risultati con andamento ciclico stagionale, ma con deriva in aumento. Nel contempo si è simulato il comportamento della parete più lesionata e del terreno sottostante con modelli di calcolo agli elementi finiti , con varie ipotesi di leggi costitutive e di cedimenti. Una volta validato il calcolo tramite il confronto con il quadro fessurativo reale, si sono pututi interpretare gli sforzi reali attuali che risultavano accettabili. Il problema era allora quello di arrestare i cedimenti e le fessurazioni. Ciò è stato fatto scaricando l'edificio dagli elementi non strutturali e costruendo un reticolo di strutture di fondazione in cemento armato, collegate a micropali, messi sotto carico. Il sigillo di tutte le lesioni, il rinforzo delle volte e l'incatenamento delle murature ha infine completato l'intervento. A due anni dal termine dei lavori non si presenta alcun quadro fessurativo significativo.
Il monastero ritrovato
SALA, MICHELE;VITIELLO, EDMONDO
2004-01-01
Abstract
L'edificio di cui trattasi sorge su una collina dell'Oltrepò Pavese. Le origini sono antiche (romane e medioevali) e la destinazione prevalente nel tempo è stata quella conventuale che caratterizza la sua configurazione architettonica attuale, edificata tra il XVII° e il XVIII° secolo. Un lato di questo edificio ha subito importanti cedimenti dovuti a cause geotecniche, che hanno compromesso anche le sovrastrutture. Un primo intervento eseguito alcuni decenni fa con un diaframma di micopali, non aveva arrestato il fenomeno. Sono stati incaricati successivamente per gli interventi gli autori del presente testo. E' stato seguito per due anni un monitoraggio dei cedimenti e delle fessurazioni, che sono risultati con andamento ciclico stagionale, ma con deriva in aumento. Nel contempo si è simulato il comportamento della parete più lesionata e del terreno sottostante con modelli di calcolo agli elementi finiti , con varie ipotesi di leggi costitutive e di cedimenti. Una volta validato il calcolo tramite il confronto con il quadro fessurativo reale, si sono pututi interpretare gli sforzi reali attuali che risultavano accettabili. Il problema era allora quello di arrestare i cedimenti e le fessurazioni. Ciò è stato fatto scaricando l'edificio dagli elementi non strutturali e costruendo un reticolo di strutture di fondazione in cemento armato, collegate a micropali, messi sotto carico. Il sigillo di tutte le lesioni, il rinforzo delle volte e l'incatenamento delle murature ha infine completato l'intervento. A due anni dal termine dei lavori non si presenta alcun quadro fessurativo significativo.File | Dimensione | Formato | |
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