Il testo imparare dagli errori, a cura di Enrico De Angelis e Antonio Ferro, documenta un complesso lavoro che si inquadra nell’attività di ricerca scientifica del Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’ambiente costruito – BEST del Politecnico di Milano, cui l’unità di ricerca appartiene. Tale attività riguarda la progettazione dei sistemi edilizi e territoriali, con le connesse tematiche economiche ed organizzative del settore costruzioni, e si articola in diversi ambiti disciplinari: progettazione esecutiva dell’architettura, problematiche gestionali e di controllo della qualità di processi e prodotti, tecnologie costruttive e dei materiali, manutenzione edilizia, sistemi energetici per l’ambiente costruito e tecnologie impiantistiche e fisico-tecniche per le costruzioni e il territorio, innovazione tecnologica e cultura del progetto, progettazione ambientale, teorie e tecniche di rappresentazione dell’architettura e del paesaggio. Le unità di ricerca che fanno capo agli ambiti disciplinari del Dipartimento operano per conto di istituzioni ed enti pubblici e privati offrendo servizi di varia natura quali studi di fattibilità, supporti alla progettazione, studi teorici, consulenze nonché attività di ge- stione della produzione nei diversi aspetti, economici, finanziari, operativi e gestionali. Questo studio rappresenta un esempio tangibile del potenziale contributo dell’università al mondo della produzione, per il miglioramento delle conoscenze e la predisposizione di strumenti operativi. Esso sintetizza i risultati di una più ampia ricerca che ha interessato il campo della gestione e della valutazione della qualità del progetto tecnologico, tema che riguarda non solo i materiali ed i processi produttivi ma anche il progetto inteso come esito di un’attività complessa svolta da professionisti qualificati con il contributo di diversi specialisti. Parlare di qualità del progetto significa, quindi, alludere alla qualificazione dei progettisti, alla completezza degli elaborati grafici e dei testi che rappresentano l’idea progettuale e la rendono realizzabile in cantiere, nonché alla coerenza dell’idea di progetto rispetto alle attese della committenza. Una valenza particolare è rappresentata dalla necessità di progettare e realizzare l’opera in modo da rendere sostenibili, per la specifica committenza, i costi di gestione; l’obiettivo è raggiungibile con un’attenta definizione delle finalità dell’opera, delle sue esigenze di manutenibilità e delle istanze del cantiere di costruzione, in sede di programmazione, e con una progettazione coerente con tali premesse. Molti studi condotti in ambito internazionale hanno dimostrato che gran parte delle patologie edilizie sono direttamente imputabili a carenze (errori, omissioni) progettuali, oltre che alle caratteristiche dei materiali impiegati. In relazione a quest’ultima considerazione, lo studio fornisce validi riferimenti di natura metodologica e operativa. Realizzando una banca dati informativa di notevole interesse e di facile consultazione, sulle possibili cause di guasto, offre a progettisti, committenze ed operatori del cantiere la possibilità di conoscere anzitempo le risposte che certe soluzioni costruttive potranno avere in relazione a specifiche condizioni del contesto. Inoltre, gli esempi analizzati forniscono interessanti indicazioni per prevenire, attraverso adeguate soluzioni tecniche, alcune patologie di frequente diffusione. Il lavoro rappresenta, quindi, una valida base conoscitiva per affrontare, con cognizione di causa, il tema della programmazione della manutenzione. La possibilità di implementare ulteriormente l’insieme strutturato dei dati raccolti consente di capitalizzare quel patrimonio di esperienze legate alla pratica del cantiere che altrimenti andrebbero perdute. Il lavoro costituisce un importante contributo scientifico per il rinnovamento degli studi in Architettura ed in Ingegneria, anche nella prospettiva dell’attivazione di nuove lauree specialistiche, in particolare sulle problematiche sempre più attuali ed urgenti della gestione e della manutenzione del patri- monio edilizio, della conservazione e della valorizzazione dei beni architettonici ed ambientali, in risposta ad un’esigenza di professionalità di un settore in rapida trasformazione che assume la qualità del costruito quale fattore strategico del cambiamento.

Imparare dagli errori: un archivio aperto di casi di guasto a supporto di progetto e gestione di sistemi tecnologici edilizi

DE ANGELIS, ENRICO;
2004-01-01

Abstract

Il testo imparare dagli errori, a cura di Enrico De Angelis e Antonio Ferro, documenta un complesso lavoro che si inquadra nell’attività di ricerca scientifica del Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’ambiente costruito – BEST del Politecnico di Milano, cui l’unità di ricerca appartiene. Tale attività riguarda la progettazione dei sistemi edilizi e territoriali, con le connesse tematiche economiche ed organizzative del settore costruzioni, e si articola in diversi ambiti disciplinari: progettazione esecutiva dell’architettura, problematiche gestionali e di controllo della qualità di processi e prodotti, tecnologie costruttive e dei materiali, manutenzione edilizia, sistemi energetici per l’ambiente costruito e tecnologie impiantistiche e fisico-tecniche per le costruzioni e il territorio, innovazione tecnologica e cultura del progetto, progettazione ambientale, teorie e tecniche di rappresentazione dell’architettura e del paesaggio. Le unità di ricerca che fanno capo agli ambiti disciplinari del Dipartimento operano per conto di istituzioni ed enti pubblici e privati offrendo servizi di varia natura quali studi di fattibilità, supporti alla progettazione, studi teorici, consulenze nonché attività di ge- stione della produzione nei diversi aspetti, economici, finanziari, operativi e gestionali. Questo studio rappresenta un esempio tangibile del potenziale contributo dell’università al mondo della produzione, per il miglioramento delle conoscenze e la predisposizione di strumenti operativi. Esso sintetizza i risultati di una più ampia ricerca che ha interessato il campo della gestione e della valutazione della qualità del progetto tecnologico, tema che riguarda non solo i materiali ed i processi produttivi ma anche il progetto inteso come esito di un’attività complessa svolta da professionisti qualificati con il contributo di diversi specialisti. Parlare di qualità del progetto significa, quindi, alludere alla qualificazione dei progettisti, alla completezza degli elaborati grafici e dei testi che rappresentano l’idea progettuale e la rendono realizzabile in cantiere, nonché alla coerenza dell’idea di progetto rispetto alle attese della committenza. Una valenza particolare è rappresentata dalla necessità di progettare e realizzare l’opera in modo da rendere sostenibili, per la specifica committenza, i costi di gestione; l’obiettivo è raggiungibile con un’attenta definizione delle finalità dell’opera, delle sue esigenze di manutenibilità e delle istanze del cantiere di costruzione, in sede di programmazione, e con una progettazione coerente con tali premesse. Molti studi condotti in ambito internazionale hanno dimostrato che gran parte delle patologie edilizie sono direttamente imputabili a carenze (errori, omissioni) progettuali, oltre che alle caratteristiche dei materiali impiegati. In relazione a quest’ultima considerazione, lo studio fornisce validi riferimenti di natura metodologica e operativa. Realizzando una banca dati informativa di notevole interesse e di facile consultazione, sulle possibili cause di guasto, offre a progettisti, committenze ed operatori del cantiere la possibilità di conoscere anzitempo le risposte che certe soluzioni costruttive potranno avere in relazione a specifiche condizioni del contesto. Inoltre, gli esempi analizzati forniscono interessanti indicazioni per prevenire, attraverso adeguate soluzioni tecniche, alcune patologie di frequente diffusione. Il lavoro rappresenta, quindi, una valida base conoscitiva per affrontare, con cognizione di causa, il tema della programmazione della manutenzione. La possibilità di implementare ulteriormente l’insieme strutturato dei dati raccolti consente di capitalizzare quel patrimonio di esperienze legate alla pratica del cantiere che altrimenti andrebbero perdute. Il lavoro costituisce un importante contributo scientifico per il rinnovamento degli studi in Architettura ed in Ingegneria, anche nella prospettiva dell’attivazione di nuove lauree specialistiche, in particolare sulle problematiche sempre più attuali ed urgenti della gestione e della manutenzione del patri- monio edilizio, della conservazione e della valorizzazione dei beni architettonici ed ambientali, in risposta ad un’esigenza di professionalità di un settore in rapida trasformazione che assume la qualità del costruito quale fattore strategico del cambiamento.
2004
Regione Lombardia
8890168005
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