Il libro affronta una questione di attualità nell’ambito della discussione sul design: il nesso fra la conoscenza dei materiali e il meccanismo d’innovazione del prodotto. In questa fase dello sviluppo tecnico in cui aumentano straordinariamente le potenzialità dei materiali e dei processi industriali, il libro fornisce un contributo alla comprensione dei “perché” dell’innovazione. L’attenzione si rivolge prevalentemente all’attività progettuale, alla capacità di utilizzare la tecnica, non semplicemente quale strumento di persuasione commerciale, ma come strategia per realizzare innovazioni in grado di contribuire al benessere collettivo. Il libro prende in esame l’evoluzione morfologica e tipologica degli artefatti, rapportandola ai diversi modi di percepire cognitivamente il reale. La lettura storica del rapporto fra disponibilità di materiali e industrial design muove dalla rivoluzione industriale, fino a giungere alle grandi trasformazioni tecnologiche dell’epoca contemporanea. L’analisi si dipana in un quadro concettuale di carattere evolutivo, sistemico e multidimensionale, adottando il “paradigma tecnologico-materico” come quadro di riferimento. La riflessione travalica il semplice esame delle proprietà dei differenti materiali (lignei, ferrosi, plastici, compositi e nanotecnologici) per cogliere le possibilità e le funzioni che essi esplicano in un più ampio scenario energetico, tecnologico, produttivo e quindi sociale. Il testo mette in evidenza le molteplici opportunità fornite dall’innovazione dei diversi materiali, ma evidenzia anche i problemi e gli squilibri che il progetto non può e non deve eludere.
Materiali e innovazione nel design
FERRARA, MARIA RITA
2004-01-01
Abstract
Il libro affronta una questione di attualità nell’ambito della discussione sul design: il nesso fra la conoscenza dei materiali e il meccanismo d’innovazione del prodotto. In questa fase dello sviluppo tecnico in cui aumentano straordinariamente le potenzialità dei materiali e dei processi industriali, il libro fornisce un contributo alla comprensione dei “perché” dell’innovazione. L’attenzione si rivolge prevalentemente all’attività progettuale, alla capacità di utilizzare la tecnica, non semplicemente quale strumento di persuasione commerciale, ma come strategia per realizzare innovazioni in grado di contribuire al benessere collettivo. Il libro prende in esame l’evoluzione morfologica e tipologica degli artefatti, rapportandola ai diversi modi di percepire cognitivamente il reale. La lettura storica del rapporto fra disponibilità di materiali e industrial design muove dalla rivoluzione industriale, fino a giungere alle grandi trasformazioni tecnologiche dell’epoca contemporanea. L’analisi si dipana in un quadro concettuale di carattere evolutivo, sistemico e multidimensionale, adottando il “paradigma tecnologico-materico” come quadro di riferimento. La riflessione travalica il semplice esame delle proprietà dei differenti materiali (lignei, ferrosi, plastici, compositi e nanotecnologici) per cogliere le possibilità e le funzioni che essi esplicano in un più ampio scenario energetico, tecnologico, produttivo e quindi sociale. Il testo mette in evidenza le molteplici opportunità fornite dall’innovazione dei diversi materiali, ma evidenzia anche i problemi e gli squilibri che il progetto non può e non deve eludere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.