L’opera di un architetto si riconosce nel tempo, si costruisce a partire dalla conoscenza di città, di luoghi, di edifici ma anche di ritrovamenti e immagini che provengono da mondi e discipline differenti; esperienze che ritornano con continuità e orientano e determinano il corso del lavoro. Nel tempo questi mondi diversi, che mostrano scarti e discontinuità, finiscono per svelare l’unità delle loro radici, per mostrare una tensione comune e si trasformano infine in temi e figure di un’unica ricerca, in un mondo ampio e continuo di interpretazioni e riletture. È questa fatica lenta della ricerca, questo lavoro di indagine dentro un percorso fatto di raffinamenti, ritorni e inclusioni che segna l’opera di Paolo Zermani. La conoscenza concreta e approfondita delle città italiana ed europea e del territorio della pianura padana fino alle propaggini dell’Umbria e del Lazio si incontra, infatti, con la passione per alcuni momenti della letteratura europea, per la pittura di Piero della Francesca e per il cinema fino a costituire un nucleo unitario. Da esso nasce un’interpretazione affascinante e inedita del paesaggio italiano e anche un ragionamento complesso sulla visione e i sui procedimenti della composizione.

Paesaggio con figure. Tre opere di Paolo Zermani

LORENZI, ANGELO
2006-01-01

Abstract

L’opera di un architetto si riconosce nel tempo, si costruisce a partire dalla conoscenza di città, di luoghi, di edifici ma anche di ritrovamenti e immagini che provengono da mondi e discipline differenti; esperienze che ritornano con continuità e orientano e determinano il corso del lavoro. Nel tempo questi mondi diversi, che mostrano scarti e discontinuità, finiscono per svelare l’unità delle loro radici, per mostrare una tensione comune e si trasformano infine in temi e figure di un’unica ricerca, in un mondo ampio e continuo di interpretazioni e riletture. È questa fatica lenta della ricerca, questo lavoro di indagine dentro un percorso fatto di raffinamenti, ritorni e inclusioni che segna l’opera di Paolo Zermani. La conoscenza concreta e approfondita delle città italiana ed europea e del territorio della pianura padana fino alle propaggini dell’Umbria e del Lazio si incontra, infatti, con la passione per alcuni momenti della letteratura europea, per la pittura di Piero della Francesca e per il cinema fino a costituire un nucleo unitario. Da esso nasce un’interpretazione affascinante e inedita del paesaggio italiano e anche un ragionamento complesso sulla visione e i sui procedimenti della composizione.
2006
Paolo Zermani
Noceto, Parma, Perugia
Chiesa; Cappella cimiteriale
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