L’attuale panorama medico scientifico, tecnologico, sociale ed economico pone l’edilizia sanitaria in una situazione di forte crisi che perdura da più di un decennio, anche se oggi sembra possibile iniziare ad identificare dei nuovi riferimenti che indirizzino il processo di rinnovo. Tutti i postulati progettuali, i riferimenti tipologici e dimensionali, le certezze organizzative e distributive, i parametri quantitativi e qualitativi che fino a pochi anni fa definivano chiaramente e senza incertezze il campo di azione del progettisti nel settore ospedaliero si sono dimostrati spesso fallimentari ed in ogni caso non più applicabili. Il tecnico che opera nel settore dell’edilizia sanitaria si trova oggi davanti all’esigenza di ridare alla sua azione quei contenuti progettuali, nel significato più vero del termine, che sembrava aver perso. Progettare significa “gettare in avanti” prefigurare degli scenari non ancora chiari; solo in questo modo la progettazione ospedaliera può sperare di tenere il passo di una società in cui i processi di mutazione, cambiamento e sviluppo si fanno sempre più rapidi e imprevedibili. L’ospedale del futuro non potrà essere l’esito della somma di ambienti copiati di volta in volta dalla progettazione alberghiera, aeroportuale, dai centri commerciali, dai centri di logistica o dal terziario avanzato, ma dovrà assumere una nuova, propria, chiara e precisa identità.
Criteri di progettazione ospedaliera
TARTAGLIA, ANDREA
2006-01-01
Abstract
L’attuale panorama medico scientifico, tecnologico, sociale ed economico pone l’edilizia sanitaria in una situazione di forte crisi che perdura da più di un decennio, anche se oggi sembra possibile iniziare ad identificare dei nuovi riferimenti che indirizzino il processo di rinnovo. Tutti i postulati progettuali, i riferimenti tipologici e dimensionali, le certezze organizzative e distributive, i parametri quantitativi e qualitativi che fino a pochi anni fa definivano chiaramente e senza incertezze il campo di azione del progettisti nel settore ospedaliero si sono dimostrati spesso fallimentari ed in ogni caso non più applicabili. Il tecnico che opera nel settore dell’edilizia sanitaria si trova oggi davanti all’esigenza di ridare alla sua azione quei contenuti progettuali, nel significato più vero del termine, che sembrava aver perso. Progettare significa “gettare in avanti” prefigurare degli scenari non ancora chiari; solo in questo modo la progettazione ospedaliera può sperare di tenere il passo di una società in cui i processi di mutazione, cambiamento e sviluppo si fanno sempre più rapidi e imprevedibili. L’ospedale del futuro non potrà essere l’esito della somma di ambienti copiati di volta in volta dalla progettazione alberghiera, aeroportuale, dai centri commerciali, dai centri di logistica o dal terziario avanzato, ma dovrà assumere una nuova, propria, chiara e precisa identità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tartaglia Hoepli RID.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
7.61 MB
Formato
Adobe PDF
|
7.61 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.