Si è valutata a scala laboratorio l’efficacia a lungo termine dell’acido peracetico (PAA), connessa a pos- sibili fenomeni di ricrescita batterica. La carica batterica del refluo disinfettato è stata determinata dopo 5, 24 e 29 h dal termine della fase di disinfezione, sia in condizioni di naturale esaurimento del disinfettante residuo sia, solo per le prime 5 h, in condizioni di ricrescita massima potenziale (neutralizzazione del PAA residuo). Sono stati monitorati, quali microrganismi indicatori, i coliformi fecali e gli Escherichia coli, determinati attraverso metodiche tradizio- nali di conta in piastra. È stata, inoltre, monitorata la cari- ca batterica totale eterotrofa (CBT), mediante sia metodiche tradizionali di conta in piastra sia analisi cito- metriche, in quanto di potenziale interesse da un punto di vista epidemiologico. Il disinfettante residuo presente al ter- mine della fase di disinfezione si esaurisce, naturalmente, nelle successive 5÷11 h, in funzione della dose iniziale. I risultati sperimentali non hanno evidenziato alcun fenome- no di ricrescita batterica nelle prime 29 h dal termine della fase di disinfezione per i coliformi. Anche nel caso di disin- fettante residuo bloccato si è verificata l’assenza di fenome- ni di ricrescita batterica, per tutte le combinazioni dose-tempo di contatto investigate, suggerendo che le cellu- le batteriche danneggiate non sono in grado di mettere in atto fenomeni di riparazione del danno causato dall’azione del PAA. Differenti risultati si ottengono per la CBT in fun- zione della tecnica di enumerazione utilizzata, soprattutto per le dosi più basse di PAA, a conferma dei limiti delle metodiche di conta in piastra, che si basano sull’abilità delle cellule batteriche di formare colonie, indipendente- mente dallo stato vitale
Ricrescita batterica dopo disinfezione di effluenti secondari con acido peracetico
ROSSI, SABRINA;ANTONELLI, MANUELA;NURIZZO, COSTANTINO
2007-01-01
Abstract
Si è valutata a scala laboratorio l’efficacia a lungo termine dell’acido peracetico (PAA), connessa a pos- sibili fenomeni di ricrescita batterica. La carica batterica del refluo disinfettato è stata determinata dopo 5, 24 e 29 h dal termine della fase di disinfezione, sia in condizioni di naturale esaurimento del disinfettante residuo sia, solo per le prime 5 h, in condizioni di ricrescita massima potenziale (neutralizzazione del PAA residuo). Sono stati monitorati, quali microrganismi indicatori, i coliformi fecali e gli Escherichia coli, determinati attraverso metodiche tradizio- nali di conta in piastra. È stata, inoltre, monitorata la cari- ca batterica totale eterotrofa (CBT), mediante sia metodiche tradizionali di conta in piastra sia analisi cito- metriche, in quanto di potenziale interesse da un punto di vista epidemiologico. Il disinfettante residuo presente al ter- mine della fase di disinfezione si esaurisce, naturalmente, nelle successive 5÷11 h, in funzione della dose iniziale. I risultati sperimentali non hanno evidenziato alcun fenome- no di ricrescita batterica nelle prime 29 h dal termine della fase di disinfezione per i coliformi. Anche nel caso di disin- fettante residuo bloccato si è verificata l’assenza di fenome- ni di ricrescita batterica, per tutte le combinazioni dose-tempo di contatto investigate, suggerendo che le cellu- le batteriche danneggiate non sono in grado di mettere in atto fenomeni di riparazione del danno causato dall’azione del PAA. Differenti risultati si ottengono per la CBT in fun- zione della tecnica di enumerazione utilizzata, soprattutto per le dosi più basse di PAA, a conferma dei limiti delle metodiche di conta in piastra, che si basano sull’abilità delle cellule batteriche di formare colonie, indipendente- mente dallo stato vitaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.