Un perduto altare settecentesco fabbricato a Roma con preziosi marmi antichi e giunto a Pavia nel 1738, viene documentato grazie al ritrovamento di una copia del disegno del romano Filippo Barigioni, architetto della Fabbrica di San Pietro e ben introdotto nella cerchia del cardinale Albani. La commissione viene correlata alle controverse vicende del cantiere di riforma del coro della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia che contrappongono gli Eremitani di Sant’Agostino e i Canonici Lateranensi e condizionano le scelte in materia di architettura.
Un progetto di Filippo Barigioni per l’altare di Sant’Agostino in San Pietro in Ciel d’Oro
FORNI, MARIA ENRICA MARICA
2007-01-01
Abstract
Un perduto altare settecentesco fabbricato a Roma con preziosi marmi antichi e giunto a Pavia nel 1738, viene documentato grazie al ritrovamento di una copia del disegno del romano Filippo Barigioni, architetto della Fabbrica di San Pietro e ben introdotto nella cerchia del cardinale Albani. La commissione viene correlata alle controverse vicende del cantiere di riforma del coro della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia che contrappongono gli Eremitani di Sant’Agostino e i Canonici Lateranensi e condizionano le scelte in materia di architettura.File in questo prodotto:
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