The text examines the work of Italians who worked in Egypt from 1945 to the present day: from the last years of the monarchy to the post-revolutionary period of Nasser, Sadat and Mubarak. Among them are Riccardo Morandi, Franco Albini, Eugenio Montuori, Pietro Gazzola and the BBPR studio, active in Italy between the two wars and united by the reconstruction experience. Francesco di Salvo, Emiliano and Gian Antonio Bernasconi, Franco Minissi, Marcello D'Olivo, Costantino Dardi, and Vittoriano Satta are part of the generation who held the scene after the Second World War. Lanfranco Benvenuti, Gianfranco Marrucci, and Antonella Puccioni, along with Paolo Cuneo, have authored a restoration project in Cairo. They are part of the next generation. The younger Mario Cucinella with Pierluigi Copat won a competition on social housing in the Nile Delta. These individuals are no longer connected to Egypt by personal events, and instead evaluate themselves against a new institutional framework, often through the lens of Italian institutions, large engineering firms, international organizations including Unesco, or trust-based relationships with local government representatives. The events related to these projects uncover a new history, distinct from the "golden age of the Khedives." Noteworthy projects include the Pharaonic Boats Museum at the Cheops Pyramid, designed by Franco Minissi between 1960 and 1963, the Alexandria Cotton Palace by Volani Architettura (1985), and the extension of the Luxor Archaeological Museum by Costantino Dardi and Vittoriano Satta (1990-91).

Il testo prende in esame l’opera degli italiani che hanno lavorato in Egitto dal 1945 all’attualità, ovvero dagli ultimi anni della monarchia al periodo post-rivoluzionario di Nasser, Sadat e Mubarak. Tra loro troviamo Riccardo Morandi, Franco Albini, Eugenio Montuori, Pietro Gazzola e lo studio BBPR, attivi in Italia tra le due guerre e accomunati dall’esperienza della ricostruzione. Altri, come Francesco di Salvo, Emiliano e Gian Antonio Bernasconi, Franco Minissi, Marcello D’Olivo, Costantino Dardi e Vittoriano Satta, appartengono alla generazione che si afferma dopo la seconda guerra mondiale. Lanfranco Benvenuti appartiene alla generazione successiva, così come Gianfranco Marrucci e Antonella Puccioni, autori, con Paolo Cuneo, di un progetto di recupero al Cairo. Il più giovane Mario Cucinella con Pierluigi Copat vince un concorso sul tema dell’edilizia sociale nel Delta del Nilo. Queste figure, non più legate all’Egitto da particolari vicende biografiche, si misurano con un nuovo quadro istituzionale, spesso attraverso il filtro delle istituzioni italiane, delle grandi aziende di ingegneria, di organismi internazionali come l’Unesco, oppure di rapporti fiduciari con rappresentanti del governo locale. L’insieme delle vicende legate a questi progetti rivelano, nel loro complesso, una nuova storia, molto diversa da quella dei “tempi dorati dei Kedivi.” Le poche le realizzazioni includono il Museo delle barche faraoniche presso la Piramide di Cheope di Franco Minissi (1960-1963), il grattacielo dell’Industria nazionale del cotone ad Alessandria del gruppo Volani Architettura (1985), l’ampliamento del Museo archeologico di Luxor di Costantino Dardi e Vittoriano Satta (1990-91).

Nuovi protagonisti: progetti italiani per l'Egitto dal 1952 ad oggi / New Protagonists: Projects for Egypt by Italian Architects from 1952 to the Present day

PALLINI, CRISTINA;
2008-01-01

Abstract

The text examines the work of Italians who worked in Egypt from 1945 to the present day: from the last years of the monarchy to the post-revolutionary period of Nasser, Sadat and Mubarak. Among them are Riccardo Morandi, Franco Albini, Eugenio Montuori, Pietro Gazzola and the BBPR studio, active in Italy between the two wars and united by the reconstruction experience. Francesco di Salvo, Emiliano and Gian Antonio Bernasconi, Franco Minissi, Marcello D'Olivo, Costantino Dardi, and Vittoriano Satta are part of the generation who held the scene after the Second World War. Lanfranco Benvenuti, Gianfranco Marrucci, and Antonella Puccioni, along with Paolo Cuneo, have authored a restoration project in Cairo. They are part of the next generation. The younger Mario Cucinella with Pierluigi Copat won a competition on social housing in the Nile Delta. These individuals are no longer connected to Egypt by personal events, and instead evaluate themselves against a new institutional framework, often through the lens of Italian institutions, large engineering firms, international organizations including Unesco, or trust-based relationships with local government representatives. The events related to these projects uncover a new history, distinct from the "golden age of the Khedives." Noteworthy projects include the Pharaonic Boats Museum at the Cheops Pyramid, designed by Franco Minissi between 1960 and 1963, the Alexandria Cotton Palace by Volani Architettura (1985), and the extension of the Luxor Archaeological Museum by Costantino Dardi and Vittoriano Satta (1990-91).
2008
Architetti e ingegneri italiani in Egitto dal diciannovesimo al ventesimo secolo / Italian Architects and Engineers in Egypt from the Nineteenth to Twentyfirst Century /
9788888967974
Il testo prende in esame l’opera degli italiani che hanno lavorato in Egitto dal 1945 all’attualità, ovvero dagli ultimi anni della monarchia al periodo post-rivoluzionario di Nasser, Sadat e Mubarak. Tra loro troviamo Riccardo Morandi, Franco Albini, Eugenio Montuori, Pietro Gazzola e lo studio BBPR, attivi in Italia tra le due guerre e accomunati dall’esperienza della ricostruzione. Altri, come Francesco di Salvo, Emiliano e Gian Antonio Bernasconi, Franco Minissi, Marcello D’Olivo, Costantino Dardi e Vittoriano Satta, appartengono alla generazione che si afferma dopo la seconda guerra mondiale. Lanfranco Benvenuti appartiene alla generazione successiva, così come Gianfranco Marrucci e Antonella Puccioni, autori, con Paolo Cuneo, di un progetto di recupero al Cairo. Il più giovane Mario Cucinella con Pierluigi Copat vince un concorso sul tema dell’edilizia sociale nel Delta del Nilo. Queste figure, non più legate all’Egitto da particolari vicende biografiche, si misurano con un nuovo quadro istituzionale, spesso attraverso il filtro delle istituzioni italiane, delle grandi aziende di ingegneria, di organismi internazionali come l’Unesco, oppure di rapporti fiduciari con rappresentanti del governo locale. L’insieme delle vicende legate a questi progetti rivelano, nel loro complesso, una nuova storia, molto diversa da quella dei “tempi dorati dei Kedivi.” Le poche le realizzazioni includono il Museo delle barche faraoniche presso la Piramide di Cheope di Franco Minissi (1960-1963), il grattacielo dell’Industria nazionale del cotone ad Alessandria del gruppo Volani Architettura (1985), l’ampliamento del Museo archeologico di Luxor di Costantino Dardi e Vittoriano Satta (1990-91).
Italian architects
Modern Egypt
architetti italiani
Egitto moderno
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