Quello di Napoli era il clima ideale per le innovazioni: i Borboni avevano costituito la prima linea di navigazione a vapore ed erano riusciti a collegare telegraficamente Napoli con la Sicilia ed ora si poteva puntare sui primi collegamenti ferroviari. Nello Stato Sabaudo venne ordinata il 13 febbraio 1845 la costruzione di due linee a spese dello Stato: il tratto da Torino a Moncalieri della prima linea fu aperto al pubblico nel settembre 1848, e la linea intera nel 1855. Nel 1853 il Governo acconsentì alla proposta della Società Laffitte, Bixio e altri di costruire ed esercitare una ferrovia via Modane, per Chambery, alla frontiera francese di allora ed a Ginevra, sotto il nome di "Strada ferrata Vittorio Emanuele". Nel 1853 altri avevano avanzato proposte per il collegamento Torino – Chieri ma “opportunità politiche” portarono al ritardo ventennale dei lavori.
Ferrovie e interessi politici prima del Regno d’Italia
VILLANI, PAOLA MARIA CHIARA
2009-01-01
Abstract
Quello di Napoli era il clima ideale per le innovazioni: i Borboni avevano costituito la prima linea di navigazione a vapore ed erano riusciti a collegare telegraficamente Napoli con la Sicilia ed ora si poteva puntare sui primi collegamenti ferroviari. Nello Stato Sabaudo venne ordinata il 13 febbraio 1845 la costruzione di due linee a spese dello Stato: il tratto da Torino a Moncalieri della prima linea fu aperto al pubblico nel settembre 1848, e la linea intera nel 1855. Nel 1853 il Governo acconsentì alla proposta della Società Laffitte, Bixio e altri di costruire ed esercitare una ferrovia via Modane, per Chambery, alla frontiera francese di allora ed a Ginevra, sotto il nome di "Strada ferrata Vittorio Emanuele". Nel 1853 altri avevano avanzato proposte per il collegamento Torino – Chieri ma “opportunità politiche” portarono al ritardo ventennale dei lavori.File | Dimensione | Formato | |
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